FORMAZIONE? MA DI COSA PARLIAMO?

Malgrado sia appena iniziato il cammino formativo al MEF, già affiorano alcune perplessità e criticità.

Ben sappiamo che tra il mettere in pratica quanto ci si è prefissati nel PIAO (del MEF) non sia facile ma occorre subito limare le criticità affiorate.

Già raccogliamo lamentele sui corsi di Syllabus (il portale, realizzato da Funzione pubblica) e sul fatto che per alcuni corsi formativi della SNA, più interessanti, si vada subito in overbooking!, ossia si registri l’adesione di più corsisti rispetto ai potenziali posti disponibili. Non vorremmo che si dia una disponibilità “n” all’ufficio “X” del Dipartimento “Y” e poi, magicamente, ai corsi (di élite) vadano sempre e solo i soliti noti e quindi si comunichi la mancanza di posti (malgrado ci sia stata la corretta designazione del collega dell’ufficio “X”).

Non vorremmo che ciò vada a danneggiare il personale e a premiare i soliti collezionisti di corsi gold! Come non vorremmo che emergesse che gli uffici preposti non siano in grado di tenere il conto del numero dei corsisti da autorizzare per singolo corso!

Pretendiamo, perciò, un puntuale monitoraggio dell’andamento della formazione che tenga conto della tangibile rotazione del personale che la fruisce!

Come per altre tematiche, anche per la formazione riteniamo siano fondamentali organizzazioni e pianificazioni rispondenti, altrimenti si rischia che quanto si dichiara nel PIAO MEF 2024/26 “…il MEF attraverso la formazione punta al costante accrescimento delle competenze professionali del personale, in un’ottica di valorizzazione del capitale umano. Accanto alla crescita professionale di tutte le fasce di personale, l’Amministrazione persegue istituzionalmente l’ulteriore obiettivo strategico a carattere generale e trasversale: l’accompagnamento e il supporto alle differenti e complesse funzioni svolte dalle molteplici strutture dipartimentali…” rimanga solo fuffa!!!

Quindi ci aspettiamo che la strategia formativa, incentrata sui diversi aspetti considerati prioritari, abbia valutato in modo veritiero i fabbisogni formativi al fine di accrescere le competenze di (tutto!) il personale del MEF, in modo da raggiungere la più elevata percentuale di personale formato rispetto a quanto ci si era prefissati.

Auspichiamo che l’ufficio di riferimento abbia ben individuato i percorsi di formazione idonei, sulla base della raccolta dei fabbisogni formativi espressi dalle strutture dipartimentali. E che non si riduca il tutto a un mero compitino svuotato di qualsiasi significatività per il proprio personale da formare.

Non vorremmo che il percorso formativo di crescita professionale si circoscriva al mero assolvimento delle (attese) 24 ore di formazione annue da somministrare.

Quindi, al momento, rimaniamo vigili sulla questione in modo che tutto vada come debba andare e come già richiesto ci aspettiamo “a breve” una convocazione sulla questione.

Roma, 28 maggio 2024

                                                                                    Il Coordinamento

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