Come di consueto, con l’approssimarsi della scadenza della policy sul lavoro agile, i lavoratori del MEF chiedono, giustamente e a gran voce, notizie sul futuro di tale istituto.
Sembrerebbe che, solo di recente, ci sia stato un confronto con i vari Dipartimenti del MEF, in merito alla disciplina delle modalità di attuazione dell’istituto sul lavoro agile e non vorremmo che qualche Dipartimento, come al solito, stia cercando, furbescamente, di mettere i bastoni tra le ruote… boicottando di fatto l’utilizzo di un istituto sempre più in voga nel mondo del lavoro e confacente al MEF.
Ci saremmo aspettati che in occasione della riunione tenutasi in data 16 maggio 2024, con il Comitato per il lavoro agile, l’Amministrazione proponesse quindi una bozza di policy su cui poter porre le basi per aprire un vero e propositivo tavolo tecnico di discussione finalizzato a valorizzare compiutamente l’istituto in questione.
Invece, sembrerebbe che, al tavolo, l’Amministrazione abbia fatto solo i compitini di facciata da casa, non abbia studiato per bene, e abbia presentato un “prospettino”, di basso profilo, riportando dei dati e dei numeri molto approssimativi circa il personale che ricorre all’utilizzo di tale istituto nel nostro orticello. Senza alcuna indicazione e comparazione di dati relativi, ad esempio, al numero di personale presente in servizio o al numero di personale che usufruisce delle giornate di SW tra i vari Dipartimenti con la distinzione, tra l’altro, tra gli uffici centrali e quelli territoriali, le modalità del ricorso a tale istituto con indicazioni percentuali di chi ha fruito dello SW in modalità ridotta (in termini di giornate).
Difatti sarebbe stato utile avere quei dati della media di giornate e la percentuale di fruizione dettagliando quanto più in termini analitici oltre che sintetici (ad esempio comparando l’utilizzo: ufficio per ufficio).
Avremmo voluto delle indicazioni e degli elementi informativi utili al caso e finalizzati a quegli approfondimenti necessari affinché l’istituto si vada a consolidare e non si vada a mortificare.
Comunque attendiamo, e si spera, “a breve” il previsto confronto, in aderenza alle disposizioni del C.C.N.L., tenuto conto dell’approssimarsi della scadenza della policy sul lavoro agile che ricordiamo soprattutto all’Amministrazione essere dietro l’angolo, ossia il 31 maggio 2024, ciò al fine di evitare di dover rincorrere ogni volta le scadenze, quasi piovessero improvvisamente dal cielo, e non fossero mai pianificate… i misteri del MEF!
Roma 17 maggio 2024
Il Coordinamento