Ci teniamo a riaffrontare la questione delle progressioni economiche verticali. Innanzitutto bisogna precisare che ancora si è in attesa dell’imminente pubblicazione delle graduatorie definitive - che riporta anche i nominativi di chi subentra a seguito di chi ha esercitato l’opzione su uno dei due profili in cui si è era risultato vincitori -. Pubblicazioni che diceva CHE “a breve” sarebbero avvenute ma che ancora non se ne vede alcuna traccia su intranet.
Le ultime PEV dopo tanti anni hanno certificato il passaggio dei colleghi dall’ex area I alla ex area II e di soli pochissimi colleghi dall’ex area II alla ex area III.
L’amministrazione ha avuto il riscontro che somministrare test ha potuto evidenziare che tra i tanti colleghi non in possesso del titolo della laurea c’è un’altissima professionalità e competenza maturate in tutti questi anni in questa amministrazione. Purtroppo per loro questa procedura, nata male per i pochissimi posti messi a bando rispetto alla platea degli interessati, ha portato all’ennesima delusione nella maggior parte dei colleghi che pur avendo ottenuto il massimo del punteggio rimangono ancorati alla ex II Area nel profilo assistenti. Tra l’altro molti di loro in una situazione paradossale si ritrovano addirittura a formare i novelli funzionari. Qualcosa in questi anni e con queste ultime procedure concorsuali non ha funzionato evidentemente!
Noi eravamo assolutamente contrari a questa modalità selezione ed abbiamo sempre proposto altre soluzioni, i nostri comunicati testimoniano che la situazione di frustrazione post-procedura PEV l’avevamo anticipata.
Sicuramente in aderenza alle disposizioni normative vigenti e a parità di condizioni non si può non tener conto del titolo di studio ma adesso c’è la necessità di trovare una soluzione per coloro che non sono riusciti ad accedere all’area funzionari a coronamento di un giusto riconoscimento di quanto prodotto in questi anni barcamenandosi in una “vita da mediano” per colpe della sola amministrazione!
Non aspettiamo la convocazione last minute per accampare solo scuse e non trovare mai le giuste soluzioni ovvero per dire che non si può fare e che per molti le ultime PEV sono state l’ultima occasione.
Noi non ci stiamo e non possiamo dimenticare le legittime aspettative dei colleghi che non si possono deludere sempre.
Basta con la somministrazione di seminari sul benessere organizzativo o su test sullo stress da lavoro correlato se poi non ci si rende conto di cosa sta veramente a cuore dei propri lavoratori. Questo vale per le PEV, le PEO, lo Smart Working e il Co-Working… “negoziati” tutti in maniera come fossero delle regalie da concedere e non dei diritti! Disattendendo in alcuni casi anche le indicazioni della parte politica.
Chiediamo che tutti gli impegni presi da parte dell’amministrazione, ai vari tavoli, vengano non solo fissati in un cronoprogramma ma chiusi entro e non oltre il mese di luglio (revisione indennità, revisione delle posizioni organizzative, revisione dell’orario di lavoro, revisione del sistema di valutazione, PEV, PEO, Policy SW, etc. etc.).
Noi siamo sempre disponibili… ma la pazienza ha pur dei limiti!
Roma, 6 marzo 2024
Il Coordinamento