Coworking… vogliamo investire?

Nei prossimi giorni ci sarà un incontro inerente al confronto sulla prosecuzione del progetto di co-working “Working from Anywhere – WFA” al MEF.

Noi come UIL già abbiamo espresso la nostra opinione, e lo abbiamo riportato nei nostri comunicati, non accetteremo nessun passo indietro rispetto al numero delle giornate già concesse! Anzi ci aspetteremo un ampliamento delle stesse rispetto all’attuale monte ore, come era stato concordato. Certi del fatto che su tale istituto ci si debba puntare in modo netto!

Non ci convince l’ipotesi che solo con la riduzione delle giornate si possa arrivare a un ampliamento dei posti, dei beneficiari interessati nonché delle sedi territoriali. Non è una questione di parametri fissi e intoccabili… non si può pensare di agire avendo tra le mani una coperta corta!

Il CW deve essere considerato un investimento innovativo nell’erogazione della prestazione lavorativa del proprio personale.

I colleghi, d’altronde, dove pure ci fossero pochi posti e molte richieste, si riusciranno a organizzare.

Il coworking si sta sempre più diffondendo in Italia e si afferma non solo come una delle forme di lavoro, ma come l’espressione più concreta ed efficace di una nuova cultura del lavoro, e quindi perché limitarne l’utilizzo?

Al MEF a breve ci sarà il confronto con le Organizzazioni sindacali sui contenuti della nuova policy, in linea con la sperimentazione precedente, e già in alcune chat circolano strane lamentele sul fatto che ci sarebbero organizzazioni compiacenti con l’amministrazione. Per quanto ci riguarda non siamo così e non ci sentiamo tirati in ballo…

Come troviamo inutile lo stilare comunicati roboanti, che minacciano  chissà quali battaglie, se poi al momento cruciale al tavolo, inverosimilmente, tali soggetti si siedono sempre col capo chino e siglano la qualunque!

I diritti che abbiamo finora conquistato non sono una mera chimera o un contentino e quindi, anche sulla questione del Coworking,  noi non ci faremo intimidire e non cederemo sugli incrementi promessi al personale del nostro Dicastero e sul fatto che tale istituto non venga svilito.

Roma, 6 febbraio 2024

                              Il Coordinamento

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