Anno nuovo: un silenzio assordante

Anno nuovo … e nulla cambia. Altro che anno nuovo e vita nuova … anzi no! Perché nel caso del MEF tutto procede con un andamento lento da far paura e dove c’erano ancora margini per toccare il fondo … ci si è riusciti in pieno. Certo ci voleva un grosso impegno per arrivare a tanto ma ci riferiscono che non ce n’è voluto neanche tanto per i vertici di questo ministero.

Ma veniamo ai fatti…

Sono riusciti a peggiorare le modalità di fruizione del
Co-Working malgrado si fosse assicurato, in più occasioni, che doveva essere ampliato nei numeri, nei beneficiari, nelle giornate e nelle sedi… ma invece ha sostanzialmente ridotto il numero dei giorni per coloro che già ne usufruivano.

Per qualche organizzazione sindacale è un successo, perché è una sorta di un po’ per uno … per noi che conosciamo bene il MEF è un’amara sconfitta. Difatti i posti andavano nettamente aumentanti come i giorni e le postazioni in Smart Working da utilizzare.

Per non parlare poi dell’istituto dello Smart Working per i fragili…ancor oggi tutto tace nonostante la specifica direttiva del ministro di funzione pubblica che invita a intervenire in tal senso.

Se questo non fosse ancora sufficiente, vogliamo parlare dei benefici della legge 104 sospesi, per via del parere negativo del direttore/dirigente dell’ufficio di appartenenza, avallate dal capo del personale. Violando palesemente i riferimenti normativi che tutelano in modo fermo le disabilità.… e arrivando a insinuare che chi ne ha effettivo bisogno, per gli ovvi motivi del caso, stia abusando del beneficio e di un diritto riconosciuto.

Infine, ma non per minore importanza parliamo del silenzio che interessa sia la mobilità sia interna che la stabilizzazione dei comandati. Sono mesi che se ne discute e se ne parla, che ci vengono date rassicurazioni che è tutto pronto … ma ancora tutto tace. O come dimenticare il silenzio che riguarda l’80% del personale rimasto deluso dai dati emersi dalle PEV ( i passaggi tra le aree ) … lo abbiamo sempre affermato che i posti messi a bando erano esigui e che occorreva fare uno sforzo in tal senso per premiare il proprio personale.

Si vive quindi non un momento di incertezza ma ancora peggio … di inerzia totale… e se al peggio non c’è mai fine…

 

Roma, 9 gennaio 2023

                                             Il Coordinamento