Apprendiamo che in alcuni uffici di qualche Dipartimento del MEF, “transiti” costantemente del personale esterno in barba a tutte le disposizioni del D.lgs. n. 81/2008, in materia di adozione di misure per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro nonché di risparmio energetico.
Strano che ancor’oggi si facciano dei monitoraggi sulla diffusione della pandemia e quant’altro e poi non si valutino adeguatamente le allocazioni del personale nei locali del MEF che in termini di capienza e di microclima degli uffici dovrebbe essere monitorati costantemente.
Strano poi che qualche illustre società partecipata abbia ceduto ufficialmente delle stanze, in cui era allocato il proprio personale e i consulenti legati alla stessa, e poi rientri magicamente occupando gli spazi che dovrebbero essere assegnati al solo personale del MEF. Personale quest’ultimo che è ligio a rispettare i vari obblighi in materia di sicurezza al contrario di quello esterno che è ignaro e ignora totalmente i protocolli adottati al MEF e tra l’altro non risulta essere neanche ben individuabile da appositi cartellini identificativi, come invece dovrebbe avvenire obbligatoriamente.
Strano anche poi, che al MEF, non si operi alcun controllo in tal senso e non ci si curi di tali occupazioni specie in un momento di cronica carenza di spazi per il proprio personale. Malgrado ci siano gli strumenti per operare peculiari monitoraggi sul “transito” giornaliero di personale esterno e che oltretutto tutto ciò va a impattare sul DUVRI e sulla valutazione dei rischi di natura interferenziale con fornitori e imprese appaltatrici che dovrebbe operare il D.L., e chi per lui, e a cui qualche società partecipata dovrebbe dare le informazioni del caso.
Naturalmente senza che i dirigenti, preposti per il D.L. in materia di sicurezza operino monitoraggi e segnalino tali situazioni di locali “stressati” dal personale, eppure ricoprono il ruolo di garante organizzativo della sicurezza della loro area di competenza e dovrebbero vigilare e attuare tutte le normative previste nel Testo Unico della sicurezza sul lavoro, e di conseguenza viene loro attribuita specifica responsabilità in caso di mancata vigilanza.
Si chiede pertanto che siano fatti i dovuti accertamenti e che si possa capire dopo un attento monitoraggio quante unità di personale “esterno” occupino gli spazi del MEF, che dovrebbero essere diversamente destinati al personale interno, che opera a volte in locali inadeguati anche in ordine alle condizioni minimali di microclima.
Roma, 20 luglio 2023
Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore Il Responsabile Nazionale
Andrea G. Bordini Nicola Privitera Pantalea Anzalone Giuseppe Ruscio