Riforma della giustizia tributaria

Come OO.SS., tutte, abbiamo chiesto e segnalato che la riforma della giustizia tributaria, ai sensi della legge 130/2022, debba necessariamente prevedere degli incontri al fine di tracciare un percorso condiviso per mettere in evidenza le eventuali criticità e storture delle principali linee direttrici della riforma e porvi i dovuti correttivi e rimedi.

Proprio per questo ci dispiace, e non ne comprendiamo la motivazione, dover constatare che da parte dell’Amministrazione tutto ancora taccia, quando invece sarebbe stato più tempestivo scegliere di ascoltarci per trovare congiuntamente le varie risposte alle tante novità che si rifletteranno sull’apparato giudiziario tributario e sul funzionamento di tale giurisdizione.

E appurato che ancor oggi nessuno se ne preoccupi di farlo… abbiamo deciso di farlo noi, come sempre, mettendoci la faccia e non tirandoci indietro vista l’importanza strategica che tale riforma riveste nel nostro Paese e per i lavoratori interessati.

Noi abbiamo potuto evidenziare che sicuramente uno dei punti dolenti di questa riforma, che la nuova denominazione delle Commissioni tributarie in Corte di giustizia tributaria di primo grado e secondo grado, rischia di lasciare nel dimenticatoio gli attuali Direttori delle Corti di giustizia tributaria che fino ad oggi avevano portato avanti, con sacrificio e con abnegazione, come suol dirsi la “carretta” e il lavoro, che avrebbero meritato forse ben altro trattamento rispetto a quello che si prospetta loro nel prossimo futuro.

Inoltre sembrerebbe che non si proceda al reclutamento delle nuove figure dirigenziali previste con un concorso ad hoc, ma si vada a utilizzare e a scorrere una graduatoria degli idonei di un precedente concorso del MEF, tra l’altro ancora non concluso.

Se è pur vero che tali nuovi figure dirigenziali, che si insedieranno nelle varie sedi delle CC.TT., sapranno svolgere proficuamente i loro compiti, secondo il nostro punto di vista, non si potrà rinunciare a quell’imprescindibile supporto strategico dei precedenti Direttori delle CC.TT.. Potrebbe, in questa prima fase, essere arduo raggiungere gli obiettivi predeterminati e mantenere quei livelli di efficienza e di efficacia del servizio che sono stati raggiunti in tutti questi anni. Va da sé che occorrerà trovare pure il modo di assicurare a tali figure il giusto riconoscimento economico.

Ciò posto, riterremmo fondamentale mantenere nelle diverse sedi tali determinanti figure sia per il buon esito della riforma tributaria e sia per poter assicurare, nel miglior modo possibile, gli standard di qualità, raggiunti fino a oggi, dei servizi resi all’utenza e al cittadino.

Restiamo quindi in fiduciosa attesa di un urgente incontro sulla questione e nel frattempo chiediamo che si valuti tale nostra proposta votata a evitare situazioni che possano recare danno all’attesissima riforma tributaria in atto.

Roma, 16 gennaio 2023

Il Coordinatore Generale  Il Coordinatore Sostituto  Il Vice Coordinatore  Il Responsabile Nazionale

  Andrea G. Bordini             Nicola Privitera             Pantalea Anzalone      Giuseppe Ruscio