Smart Working e Coworking

Per una volta come O.S. volevamo sbagliarci ed invece anche questa volta purtroppo ahi noi avevamo ragione.

La circolare inerente lo Smart Working, appena pubblicata, lascia margini interpretativi, per via di alcune disposizioni poco chiare, e soprattutto fa emergere una volontà di non confidare nello strumento del lavoro a distanza e pertanto alcune menti del nostro Dicastero a volte danno il meglio di sé con interpretazioni del tutto bislacche e alquanto ardite.

Ne abbiamo sentite veramente troppe per non scrivere, ma sarebbe opportuno fare una doverosa ricognizione, da parte di chi dovrebbe farlo, per appurare chi sono questi soggetti e prendere i dovuti provvedimenti.

Un’Amministrazione che punta, almeno così dice, sullo Smart Working come strumento di delocalizzazione del lavoro, per migliorare il servizio e per meglio conciliare l’equilibrio tra lavoro/famiglia, non può trovarsi all’interno chi impedisce che questo progetto possa andar in porto o lo ostacola in modo capriccioso.

Qualcuno ha affermato di voler far riferimento “alle policy interne precedenti” ma poi invece di tener debitamente conto dell’istituto proponeva al precedente tavolo per il mese di agosto una riduzione a 4 giorni e un massimo di 6 giornate per i mesi di luglio e di settembre, no prevedendo neanche alla cumulabilità nell’intero trimestre.

Ma veniamo altresì alle elevatissime menti che interpretano la circolare a loro piacimento e nelle disposizioni rinvengono anche quello che non c’è scritto, ossia che non si possono prendere due o più giorni consecutivi di Smart Working e che venerdì e lunedì sono da considerarsi solo giornate lavorative in presenza non smartabili e che non si possono oltretutto “attaccare” alle giornate di Smart Working le ferie.

Senza considerare chi ha travisato il concetto di "prevalenza" delle giornate in presenza rispetto alle giornate di sw...chiedendo modifiche al "cartellino" per far quadrare i conti a parer loro!

Altri ancora sostengono, senza alcun criterio, che chi fruirà del Coworking andrebbe a sommare le giornate dello stesso a quelle dello Smart Working e quindi supererebbe il limite della prevalenza delle giornate in presenza in servizio.

E queste innumerevoli interpretazioni bislacche fanno intendere come questa Amministrazione se rimane affossata da tali congetture rischia di rimanere ancorata a concetti ottocenteschi del lavoro… della serie “solo se ti vedo… tu lavori e ti posso financo controllare!”.

Niente di più falso, anzi è stato ampiamente dimostrato il contrario e il futuro va in tal senso non si può tornare indietro visto anche il contesto storico che stiamo vivendo e abbiamo vissuto.

Ci aspettiamo pertanto un intervento deciso, da chi ha emanato la circolare ed ha dichiarato che il progetto SW è una priorità di questa Amministrazione, per porre rimedio alle tante interpretazioni fantasiose che stanno determinando di fatto uno deprezzamento degli istituti dello Smart Working e del Coworking.

Non perdiamo l’ennesima occasione.

Roma 5 ottobre 2022

                                                                                                       Il Coordinamento

 

 

P.S.: Approfittiamo di questo comunicato, così non perdiamo tempo, per rispondere anche a chi pensa di essere un supereroe e di avere i superpoteri. Lo invitiamo a scendere dal piedistallo, di stare con i piedi per terra e di lasciare aperta la sede sindacale per rispondere ai dubbi dei lavoratori.

I lavoratori vogliono risposte alle loro richieste e non comunicati privi di contenuto dove si cerca di esaltare la propria figura esclusivamente denigrando quella degli altri.

Una tattica ben conosciuta ed utilizzata da chi ha poco contenuto ma ahi loro noi siamo… tanta roba!