INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE

La nostra O.S., comunica che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficia il Decreto per l’incremento dell’indennità di Amministrazione dei dipendenti delle aree funzionali e dei dirigenti di tutti i Ministeri al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/03/11/22A01551/sg

Per i lavoratori del Ministero dell’Economia e Finanze sono previsti i seguenti importi a lordo dipendente a partire dal 1 gennaio 2021:

tabella

Tali ulteriori incrementi, di cui in passato ne avevamo anche trattato come sigla, andranno a sommarsi a quelli già previsti e ben noti derivanti dal rinnovo del CCNL, che al momento è al vaglio degli organi di controllo ma che ben presto sarà disponibile per la sigla definita. Un CCNL che porterà novità sostanziose non solo sotto l’aspetto economico ma anche dal punto di vista giuridico.
Qualcuno ancora oggi però continua a vendere la pelle dell’orso, affermando i soliti “grazie a noi!”. Vorremmo loro ricordare per dovere di cronaca che il contratto è stato sottoscritto dalla totalità delle OO.SS., ad eccezione di una singola sigla. Che tale aumento delle indennità di perequazione era anch’esso previsto.
E occorre anche sottolineare alla stessa O.S., che si spaccia di aver fatto fare anche le ultime progressioni economiche… omettendo però di affermare, che per anni, e questa volta veramente “grazie a loro” non si erano potute svolgere con una cadenza temporale più ravvicinata e in linea con le aspettative dei lavoratori. Basta rivedere gli accordi da loro sottoscritti, e le clausole programmatiche che erano delle mere chimere. Progressioni economiche mai fatte… Passaggi tra le aree inesistenti… Avallo di sistemi di valutazione incomprensibili…Revisione delle posizioni organizzative.
Tant’è che si sono trovati da soli o con qualche altra sigla, minoritaria, a sottoscrivere accordi che non hanno mai portato a nulla di tangibile per i lavoratori.
Forse ancora non hanno capito che “vendere fumo” rischia di danneggiare il buon lavoro operato e l’immagine di tutti i sindacati.
È proprio vero a volte è meglio tacere e passare per stupidi che aprire la bocca e darne la certezza assoluta.
Se il loro impegno, come affermano, è stato quello operato fino ad oggi, probabilmente è meglio che si rilassino.
Ben comprendiamo che il momento delle elezioni delle RSU bisogna far annoverare cosa sia stato fatto, ma noi ci auguriamo che i dipendenti non abbiamo la memoria corta e si ricordino chi in questi anni si è battuto per la tutela dei loro diritti e delle loro aspettative, anche non sottoscrivendo accordi capestro che non portavano da nessuna parte.

Roma 14 marzo 2022

Il Coordinamento