In data 7 settembre si è tenuto un incontro, in modalità telematica, tra le OO.SS. e l’Amministrazione relativamente agli accordi sul Fondo risorse decentrate annualità 2020 e per le Progressioni economiche anno 2021.
Innanzitutto la nostra sigla non può non evidenziare come il confronto duro abbia portato ai risultati e difatti dall’incontro è emerso che per le Progressioni economiche siano state accolte tutte le nostre richieste che hanno riguardato tra l’altro l’ampliamento della platea del personale interessato a tale procedura. Naturalmente ciò è un punto di partenza. Ci auspichiamo pertanto che tali procedure siano calendarizzate in futuro con un lasso di tempo minore e in un triennio, al fine di garantire soddisfatte le aspettative per tutto il personale del Dicastero. Auspichiamo che tra i criteri del punteggio per la procedura si segua il seguente ordine di importanza: anzianità nella posizione economica - anzianità di servizio e titolo di studio. Non neghiamo che occorrerà trovare una soluzione per il personale apicale di area che è escluso da tali procedure. E che nel tempo si possano limare le storture e le lentezze di procedure che danneggiano il personale. E non parliamo dei ritardi delle procedure che interesserebbero i passaggi tra le aree.
In merito all’accordo del FRD 2020 non possiamo invece non tener conto che malgrado chiarimenti ricevuti le nostre richieste, che provenivano dal personale, non sono state accolte e quindi per coerenza ci troviamo a dover difendere le nostre istanze.
Per noi è fondamentale che si riparta da zero e si dia una svolta netta a tale accordo da riformulare in toto per ovvie ragioni. Apprezziamo che l’Amministrazione sia anche di tale orientamento ma avremmo gradito che lo si potesse già fare con tale accordo proposto.
Per noi occorre che le indennità degli addetti della sicurezza non vadano a detrimento delle risorse fissate per il FRD ma siano alimentate da uno specifico capitolo o piano di gestione deputato, dello stato previsione del MEF. Siamo a favore che siano inclusi anche soggetti come gli RLS, che tanto in questo contesto emergenziale hanno fatto per il personale e per le amministrazioni in cui ricoprono il loro ruolo. L’Amministrazione ha preso un impegno di procedere a reperire le necessarie risorse e ci auspichiamo che ciò avvenga.
Siamo contrari a sommatorie delle varie indennità previste dall’accordo in questione (compresa anche la stessa prelex).
Avremmo voluto già che ci fosse una nuova intesa sull’istituto delle posizioni organizzative, tanto criticate dal personale e rette da parametri del tutto soggettivi e incompleti. Tale mancata intesa rischia di bloccare le nuove assegnazione a partire dal 1^ gennaio 2022.
Non ci soddisfano le risorse dei cd turni e reperibilità (dato che ora è prevista una specifica indennità per gli autisti) e la cui sommatoria sfora i 2 milioni inizialmente previsti. Pertanto ci sarebbe la necessità di riallineare il tutto sui 2 milioni di euro altrimenti si sottraggono risorse da destinare al personale.
Rimaniamo in attesa quindi di una riformulazione dell’accordo volta a superare le criticità, che da sempre abbiamo sollevato in questi ultimi anni, in merito a indennità che erodono ogni anno le risorse del FRD. Ci auspichiamo l’inserimento una clausola programmatica che blocchi tutte le risorse, a partire dal 1^ gennaio 2022, qualora non si raggiungesse un’intesa con le OO.SS. sugli specifici criteri di distribuzione e che sia a garanzia della trasparenza.
Aldilà degli accordi apprezziamo che l’amministrazione sia propensa ad adottare un nuovo sistema di valutazione per l’anno 2021, con la necessaria intesa delle OO.SS., e che sia effettivamente premiante per tutto il personale e non solo per i “bravi bravissimi”. Sistema che non sia prigioniero di algoritmi indecifrabili e di franchigie che danneggiano il personale rientrante nelle cd fasce deboli.
Ci auspichiamo che siano affrontate le questioni che riguardano l’erogazione dei circa 80 milioni della perequazione e di quanto stabilito dal comma 870, dell’art. 1, della legge n. 178/2020 (legge di bilancio 2021) che dispone che le risorse destinate a remunerare le prestazioni di lavoro straordinario del personale civile delle PA, non utilizzate nel corso del 2020, nonché i risparmi derivanti dai buoni pasto non erogati nel medesimo esercizio, possono essere destinate a remunerare, nell’esercizio 2021, i trattamenti economici accessori specifici.
Non possiamo poi non dare evidenza al fatto che all’interno del nostro Dicastero ci sia ancora una Direzione, la DST dello stesso DAG, che sonnecchia, e in barba alle corrette relazioni sindacali, e non ha provveduto alla convocazione per l’erogazione delle risorse del 20% del FRD 2019. Ciò naturalmente non permette la distribuzione delle risorse del FRD 2019. Strano prima si additivano la RSU e le OO.SS. non firmatarie come causa di un eventuale ritardato pagamento (in barba al rispetto di chi si era espresso contrariamente e con una maggioranza schiacciante) e poi però si dà tutto il tempo affinché il ritardo si consolidi ma per colpa di una Direzione del DAG!
Da ultimo, in merito al rientro del personale in presenza nelle varie sedi, l'Amministrazione ha garantito che ciò avverrà in sicurezza e con disposizioni ed indicazioni generali che riguarderanno tutto il personale in conformità delle disposizioni future che si dovrebbero delineare in uno scenario normativo emergenziale mutevole. Ad ogni modo al momento l’amministrazione è intenzionata a procedere con le attuali modalità mentre mutate indicazioni che si avranno saranno in ogni caso preventivamente comunicate alle OO.SS..
Noi siamo pronti ad accogliere il cambiamento annunciato, per il prossimo futuro, da parte dell’Amministrazione… ma che ciò sia in sintonia con le nostre aspettative e del personale che ci troviamo a dover tutelare quotidianamente.
Roma, 7 settembre 2021
Il Coordinamento