La scrivente RSU esprime il più profondo rammarico e sgomento in relazione a quanto accaduto nella riunione del 10 giugno c.a. avente all’ordine del giorno “Fondo risorse decentrate anno 2019: prosecuzione trattative”, in cui l’Amministrazione ha inteso ratificare l’accordo proposto senza il consenso della RSU competente, dopo aver richiesto alla stessa un “ulteriore momento di riflessione” nonostante la proposta fosse la stessa già ricusata, in modo deciso, nella prima riunione, in palese violazione delle norme riguardanti la contrattazione decentrata, oltre che ovviamente del buon senso.
Questa RSU, sin dal giorno del suo insediamento, ha sempre cercato di instaurare un proficuo dialogo con l’Amministrazione, tentativi che si sono rivelati sempre infruttuosi, non avendo mai avuto alcun tipo di riscontro (neanche negativo) alle tante istanze riguardanti criticità e necessità legate al personale, né tantomeno è mai riuscita ad ottenere una convocazione da parte
del capo del personale: tutto ciò nonostante si tratti di un organismo di diretta rappresentanza di circa duemila lavoratori di questo Ministero, verso cui l’Amministrazione dovrebbe essere la prima ad avere interesse nel costruire e mantenere una corretta interlocuzione, ma il cui ultimo comportamento manifesta, nei fatti, un ennesimo sintomo di intenzioni diametralmente opposte e di svilimento del ruolo ricoperto dalla stessa, quale organismo di rappresentanza diretta dei lavoratori.
Non si entra nel merito di chi firmando accordi contro la volontà espressa dalla RSU, tende a svuotarne oltremodo la funzione, ma sul fatto che la presenza della stessa è risultata strumentale soltanto al fine di rendere valida la riunione indetta e il conseguente accordo che sarebbe stato sottoscritto da qualche sigla; inaccettabile inoltre risulta la circostanza che l’Amministrazione abbia considerato di aver conseguito il “maggior consenso possibile al tavolo” senza la firma della RSU!
Si invita dunque, chi di dovere, ad operare in modo perentorio una netta inversione di tendenza, sia nella forma che nella sostanza, affinché possano finalmente essere rispettate le prerogative di un organo collegiale che, è utile ricordare, è il più numericamente rilevante all’interno dell’intero dicastero, pregiandosi di tutelare le istanze di migliaia di lavoratori.
Roma, 11 giugno 2021
LA RSU