Molti lavoratori in occasione delle feste del papà e della giornata internazionale della donna si sarebbero aspettati dall’Amministrazione un regalo... che, puntualmente, è arrivato… la pubblicazione definitiva delle graduatorie, per l'anno 2018, del sistema di (S)valutazione! Che ha di fatto attestata l’ennesima umiliazione riservata ai lavoratori del MEF.
Purtroppo questa amministrazione negli ultimi tempi è solita fare proclami e riempirsi la bocca di buoni propositi per il personale... come ad esempio la parità di genere ma poi, invece, ne calpesta la dignità.
Difatti ci si dimentica che le donne di questa amministrazione, come in tutto il mondo del lavoro, oltre ad essere lavoratrici sono anche mamme, mogli e nella maggior parte dei casi sono loro a occuparsi dei propri genitori anziani, che non godono di buona salute...ma poi nei fatti si dimentica tutto e si danneggia le stesse.
E riportiamo altresì un esempio di lavoratori penalizzati. Non più tardi della settimana scorsa, abbiamo affrontato una problematica con un dirigente di una sede territoriale, che ha presentato, alle OO.SS., una collaboratrice e un collaboratore, delle aeree funzionali, come i maggiori esperti in una particolare materia e che solo grazie agli stessi era stato possibile raggiungere i risultati associati all’obiettivo prefissato. Presentazione volta a dare il giusto riconoscimento a chi negli anni aveva dato prova di professionalità raggiungendo gli obiettivi.
Ma "stranamente" l'attuale sistema di (S)valutazione ha posizionato tali collaboratori oltre metà “classifica” nella graduatoria pubblicata... e ciò perché gli stessi, oltre che dedicarsi al lavoro con dedizione, hanno dedicato il loro tempo alla cura della propria famiglia.
Addirittura colleghi hanno visto ridurre la valutazione per i ricoveri ospedalieri!
Ma quindi al MEF, a parte a chiacchiere con eminenze grigie, come si valorizza il giusto equilibrio tra vita professionale e familiare? Basta solo somministrare dei banali seminari per i lavoratori… per ritenere di operare nel giusto? Dato che poi di benessere, di valutazione della performance o di giusta considerazione dell’anzianità maturata (specie nei concorsi esterni), non c'è alcuna traccia!
Siamo veramente amareggiati per tutti i colleghi del MEF che si aspettavano di più e anche per i "bravi bravissimi” della Top Ten della Hit Parade, premiati solo per qualche minuto in più da un algoritmo bislacco! Ma la sola "presenza fisica", ci chiediamo, garantisce il giusto servizio pubblico da erogare al cittadino? A noi non risulta ... non è questa la PA moderna che tutti si aspettano e che dovrebbe essere tesa al raggiungimento degli obiettivi pianificati al fine di monitorare la performance del personale tutto, delle aree e dirigenziale.
Dispiace che tutto questo sia stato avallato da qualche OO.SS. che tutti oramai conosciamo e che si loda sempre, ogni riferimento a qualche O.S. NON è puramente casuale!
Ma ricordiamo loro, che è facile farsi grandi… con le valutazioni dei lavoratori.
Noi invece ci scusiamo con i lavoratori per non essere riusciti a evitare quest'ennesima umiliazione. Abbiamo in ogni occasione rappresentato che il sistema adottato lo potevano ribattezzare "Titanic", dato che fa acqua da tutte le parti, non valuta la performance organizzativa e il “capitano” non se ne accorge.
Noi comunque saremo sempre al vostro fianco e pronti a fare le dovute battaglie, con il vostro supporto per farci sentire, partendo dal presupposto che la dignità dei lavoratori non ha prezzo, e non dalle mistificazioni di qualche comunicato di vanagloriosi che afferma, come un disco rotto, "grazie a noi vi abbiamo pagato!" dimenticandosi che quei soldi pubblici sono emolumenti da erogare ogni anno in base alle specifiche risorse già appostate negli specifici capitoli di Bilancio.
Non è la manna dal cielo… Non la mandano loro e … soprattutto loro non sono il cielo!
Invece grazie a loro ci rimettono i lavoratori, specie le fasce deboli, a cui si calpesta la dignità…
La performance e il lavoratore non si misurano in minuti!
E da ultimo ricordiamo a chi è sordo alle lamentele dei lavoratori … che quando affermavamo che al peggio non c'è mai fine… lo dicevamo in senso ironico...non era una sfida!
Roma, 21 marzo 2021
Il Coordinamento