Valutazione personale delle Aree: Parole…parole… parole

In data 17 dicembre u.s. si è svolta la riunione con l’Amministrazione e le OO.SS. relativa agli "Esiti della valutazione 2018 del personale delle aree e istruzioni applicative 2019". E potremmo definirla una riunione che poco aggiunge rispetto a quanto già si sapeva su un sistema di valutazione della performance che a noi non è mai piaciuto, in quanto poco performante esso stesso e poco proiettato verso la valutazione di dinamiche lavorative in evoluzione e per obiettivi.

Valutazione che oltre ad essere applicata retroattiva continua a colpire le fasce più deboli.

Riguardo all’anno 2018, è stato illustrato il contenuto di varie slides (tanto in voga in questo momento), da parte dell’Amministrazione sui risultati della valutazione e anche a seguito dei vari interventi operati in corso d’opera, per perfezionare i vari algoritmi di un sistema che sembrava non presentasse “lati oscuri”. Non appena avremo tale documento in visione potremo verificare se siano state accolte le varie raccomandazioni espresse dai tanti lavoratori. Ci incuriosiscono alcuni aspetti illustrati tra i quali, per noi, spicca l’alta percentuale dei dirigenti, pari al 24%, che ha “abbassato” il voto dell’autovalutazione dei propri dipendenti, senza essere supportata tale revisione da dati oggettivi.

Da ultimo per quanto riguarda l’erogazione della cd quota di premialità (il 15%) riservata ai più meritevoli, l'Amministrazione sta valutando come procedere a una procedura atta a evitare possibili contenziosi e a poter programmare il relativo pagamento (pubblicazione si o pubblicazione no della graduatoria?).

Tale sistema di valutazione, “consolidato”, ma su cui ancora si mettono delle toppe ai tanti pirotecnici algoritmi, verrà calato anche per l’anno 2019, rimanendo pressoché invariato e senza colpo ferire.

Per noi è un sistema di valutazione non accettabile anche perché rimane in piedi la famigerata tabella dell’assiduità partecipativa che colpisce, e rischia di discriminare, le fasce deboli dei lavoratori.

L'Amministrazione ha poi affermato di voler chiudere l'accordo per il FRD 2020 e il conseguente sistema di valutazione già entro la primavera 2021. Tale situazione naturalmente determinerà degli effetti sulle progressioni economiche orizzontali e anche sui passaggi tra le aree… ci auspichiamo che sia così perché una rondine non fa primavera e perché il personale da tanto tempo attende risposte.

Già a questo punto qualche sigla assecondava e fremeva per siglare anticipatamente il tutto! Magari anche in barba al maggior consenso possibile…i soliti noti.

L'Amministrazione ha poi evidenziato che ha intenzione di prendere in considerazione come soppesare per l’anno 2020 il cd lavoro agile tarando la valutazione in considerazione di questa nuova modalità lavorativa, che a causa dell’attuale contesto epidemiologico ha trovato un’applicazione capillare e ha portato indubbi benefici alla PA, in termini di risultati e di risparmi avuti (sulle risorse stanziate per l’erogazione dei buoni pasto e degli straordinari, pari a circa 53 milioni di euro, come è stato affermato nei giorni scorsi dalla Ministra per la Pubblica Amministrazione.

L'Amministrazione ha poi illustrato che sta lavorando “per noi” per la predisposizione delle necessarie azioni di prospettiva per la prefigurazione del Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), in ottemperanza delle attuali norme nazionali vigenti e tenendo anche conto di eventuali future disposizioni governative che dovrebbero intervenire visto lo scenario emergenziale in costante mutamento. Si prevede di voler prorogare l’attuale orario in vigore adottato in questa contingente situazione emergenziale per un ulteriore trimestre.

Va da sé che essendo a metà dicembre ci saremmo aspettati di avere maggiori indicazioni e anticipazioni su proseguo del lavoro agile, visto che il 31 dicembre è oramai dietro l’angolo.

In merito ai pagamenti del MEF programmati e tanto attesi:

Il pagamento delle risorse relative al FRD 2019 (ex-FUA) slitta con molta probabilità a non prima di gennaio 2021...vuoi per variazioni contabili da doversi operare, sia per rivedere un algoritmo;

l’erogazione della cd quota di premialità riservata ai più meritevoli, nel primo trimestre del 2021;

Indennità sicurezza, essendo ancora in una fase di consolidamento dei dati raccolti il pagamento slitterebbe non prima di febbraio 2021.

CUT la data non è ancora calendarizzata.

Il tutto avverrà con molta probabilità con varie emissioni speciali di pagamento.

La nostra sigla che non ama i fronzoli, ma bada più alla sostanza, non è rimasta soddisfatta da tale riunione “seminariale” e pertanto ha prontamente chiesto di poter calendarizzare quegli argomenti rimasti in sospeso da troppo tempo tra i quali segnaliamo le progressioni economiche, i passaggi tra le aree, nonché di conoscere criteri posizioni organizzative, ecc.

Con la nostra nota ci associamo agli auguri di buone feste del Capo Dipartimento rivolti al personale del MEF. Rammentando però che il personale rimane in attesa di risposte alle tante questioni rimaste “appese” auspicando che il nostro Ministero torni ad essere dinamico e un modello per gli altri Ministeri nei fatti e non solo nelle parole. Perché troppo spesso ci si innamora delle parole, credendo che i fatti possano essere comunque all’altezza.

Non vorremmo che le tante aspettative dei lavoratori e da noi rappresentate non siano considerate come le luci e le palle dell’albero di Natale, belle a vedersi ma che finite le feste… vengono riposte nel ripostiglio e lasciate negli scatoloni… E poi l’anno prossimo se ne riparlerà!

Insomma alla romantica bellezza delle parole noi preferiamo la spietata concretezza dei fatti.

Auguri di buone feste a tutto il personale… in special modo in questo contesto emergenziale.

Roma, 21 dicembre 2020

                                                                     Il Coordinamento

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