Ci fa sempre piacere leggere le affermazioni di alcune sigle che dichiarano nei loro comunicati (per farsi sentire dall’Amministrazione e non dai lavoratori)... “grazie a noi i lavoratori ora stanno bene...in tutto!”…quindi nelle tutele in materia di salute e sicurezza, nell’erogazione dei dovuti emolumenti, nella riallocazione di emolumenti mai ricevuti quali gli straordinari o i buoni pasto… nella pubblicazione di bandi relative a progressioni orizzontali o verticali che siano, nel ricevere debita informativa su casi di positività accertati.
Contenti loro nell’affermare tutto e il contrario di tutto, anche l’inaffermabile… l’ipocrisia al potere.
Peccato che i lavoratori e noi francamente non ce ne siamo proprio accorti... che tutto va meravigliosamente bene! Altrimenti non ci spiegheremmo le continue telefonate ricevute colme solo di lamentele… anche sul novello disciplinare.
Noi abbiamo più volte testimoniato, con i nostri comunicati, come il disciplinare avrebbe dovuto tener nel giusto conto di alcune questioni che al momento rimangono irrisolte. Anche se qualcuno pensa che il disciplinare sia un documento dinamico.
Non entriamo nel merito sulla produzione di domande su domande riguardo l’accesso alla modalità di lavoro in Smart Working, prevista per legge e contro ogni forma di snellezza amministrativa.
Ci soffermiamo su alcuni temi che proprio non ci soddisfano, perché in questo contesto occorrerebbe essere dinamici, snelli e compatti contro questa emergenza sanitaria dovuta al COVID 19 e stabilire regole univoche che espongano al minimo il lavoratore dal rischio di un eventuale contagio. Dati, questi ultimi, tra l’altro secretati dalla nostra Amministrazione… nel Paese c’è il picco e tutti sono allarmati ma al MEF tutto funziona meravigliosamente… se è così!
Rimarchiamo alcune questioni che potrebbero dividere i lavoratori in quelli di serie A e quelli di serie B. Difatti all’articolo 2 del disciplinare risulta tra il personale esentato dal lavoro in presenza fisica solo quelli che hanno nel loro nucleo familiare una persona con disabilità nelle condizioni di cui legge 104/92 e sono residenti con il parente beneficiario. Quindi chi non è convivente non potrebbe essere esentato dal servizio in presenza fisica, ma al contrario rientrerebbe (o meglio è già rientrato) in ufficio, è più esposto al contagio, e quindi rischia di diventare un probabile untore per il disabile.
Non capiamo quanto pubblicato sulla intranet volto a chiarire, confusamente, la specifica tra il personale che usa esclusivamente i mezzi pubblici urbani o i pendolari che utilizzino quotidianamente il treno o altro mezzo di trasporto pubblico e che previa intesa con il proprio Responsabile, potrà anche derogare il limite minimo di 5 giornate al mese di presenza, previsto in via generale e il restante personale deve assicurare una presenza in sede per almeno 5 giorni al mese, previa intesa con il proprio Responsabile.
Rimarchiamo che per il resto erano state apportate quasi tutte le nostre richieste, come testimoniano i nostri comunicati, se tutte avremmo siglato.
Aggiungiamo infine che questo stato confusionale, in cui saranno felici chi deve dettare le disposizioni al personale, si prevede la profusione di moduli contro moduli e determine su determine. non si pondera come ridurre il personale in presenza fisica secondo il dettato dei DPCM e dell’ultima nota di F.P..
Ci si loda bellamente… tanto arriva in soccorso qualche sigla che prontamente tende una mano, non ai lavoratori in difficoltà, ma all’Amministrazione! Che tristezza e che confusione dei ruoli. Forse pensano che nessuno se ne accorga!
E intanto al MEF fioccano le lamentele e i mugugni su come interpretare un articolato di pochissimi articoli… e che permette di derogare addirittura a quanto è stato scritto nell’articolato stesso.
Noi non osiamo affermare che tutto è perfetto come qualcuno imprudentemente afferma sempre (forse vuole essere rassicurato)… ma promettiamo ai lavoratori di stare sempre dalla loro parte in ogni caso e quindi quando non siamo pienamente convinti… non sigliamo a occhi bendati se questo danneggia anche un solo lavoratore!
È facile piacere a tutti. Basta non discostarsi mai dai binari di una rassicurante banalità.
21 ottobre 2020
Il Coordinamento