In data 6 ottobre si è svolta una riunione in modalità web meeting con la Capo Dipartimento, in merito al tema della sicurezza e prevenzione, al fine di dare riscontri e le necessarie risposte ai quesiti rappresentati dalla nostra O.S. visto il mancato rispetto del protocollo sulla sicurezza sottoscritto prima del periodo estivo.
Una riunione che doveva essere squisitamente di natura tecnica, alla luce anche delle tante segnalazioni di casi di positività nel Palazzo, e durante la quale ci saremmo aspettati risposte concrete.
Insomma che si capisse in modo chiaro la linea di condotta adottata e che la stessa avvenisse in aderenza al protocollo nazionale sulla sicurezza sottoscritto tra le OO.SS. e la Funzione Pubblica il 24 luglio u.s..
Nulla di tutto ciò invece è emerso dalla riunione …
Anzi dobbiamo segnalare per l’ennesima volta come questa Amministrazione ci propini tante belle parole ma poi nei fatti rimane solo tanta fuffa.
Rimaniamo basiti perché arriviamo agli incontri con tanti buoni propositi e speranzosi di vederne l’attuazione, specie nel momento di emergenza che stiamo vivendo. E non riusciamo a comprendere se questa che ci viene propinata sia una strategia mirata oppure se sia figlia dell’arroganza e dell’inconsapevolezza di chi dovrebbe rispettare ciò che addirittura sottoscrive.
Ci si nasconde dietro tante determine e disciplinari in un crescente burocratismo, quando le decisioni dovrebbero essere prese con snellezza e velocemente comunicate ai vari soggetti.
L’unica cosa positiva che abbiamo riscontrato è che questa inerzia ha svegliato qualche sigla dal torpore, anche se altre invece continuano a essere ancora dormienti e silenti alle riunioni.
La nostra O.S. chiede interlocutori validi per poter rapidamente mettere in sicurezza i lavoratori in quanto la nostra sede non è COVID FREE!
Sicuramente non verrà affibbiata una lettera scarlatta se si hanno dei casi di positività! Ma vorremmo sapere con precisione e trasparenza quanti siano, e quali siano i protocolli adottati.
C’è la necessità di rassicurare il personale che presta servizio in presenza.
Ci auguriamo che la sanificazione prevista per questo fine settimana sia regolarmente effettuata, vista l’urgenza di mettere in sicurezza i locali della sede.
Non possiamo non segnalare che ancor oggi tutto il necessario gel igienizzante o i DPI del caso non siano presenti o siano distribuiti in modo non adeguato.
Esigiamo il rispetto della normativa prevista in materia, perché le conseguenze potrebbero essere gravi per i dipendenti e la salute pubblica e pertanto ricordiamo all’Amministrazione che chi non le rispetta, personale compreso, non va “sensibilizzato” ma va inderogabilmente sanzionato!
Qualcuno ha affermato che l’Amministrazione “parla” per il tramite di “atti formali” … ma proprio chi lo ha dichiarato lo ha forse dimenticato.
È chiaro che in mancanza di regole chiare, ogni Dipartimento abbia proceduto a disciplinare il rientro in presenza al 50% del personale. E questo è stato fatto non in base alla ricognizione delle attività smartabili, ma in totale autonomia, dettando (verbalmente) regole svariate nel MEF.
Da ultimo ci auspichiamo che venga effettuato un urgente monitoraggio del personale in servizio, al fine di procedere ad una riduzione del numero dello stesso in presenza, in modo da facilitare, anche alla luce dell’ultima nota relativa alle restrizioni da adottarsi, la limitazione degli spostamenti del personale nei vari uffici e agevolare l’adozione di azioni di contenimento del rischio epidemiologico.
Roma 7 ottobre 2020
Il Coordinamento