Da qualche anno la nostra Amministrazione inserisce sulle proprie determine, la dicitura “Sentite le OO.SS….” omettendo che non tutte erano favorevoli alle stesse e che le proposte di modifica sono state accolte solo parzialmente e non sufficienti a soddisfare le esigenze oppure che non sono state prese proprio in considerazione perché la stessa amministrazione ha ottenuto l’avallo delle solite sigle compiacenti.
Ci riferiamo all’ultima determina emanata dalla nostra Amministrazione, pubblicata sulla intranet, in merito alla rimodulazione del nuovo orario di servizio che andrebbe in vigore a partire dal 14 settembre 2020, e non dal 15 settembre come previsto dalla normativa governativa, ma forse come le diete si inizia sempre di lunedì.
Indubbiamente il personale dopo aver letto la richiamata dicitura ha chiesto spiegazioni anche a noi che avevamo espresso grandi e obiettive perplessità e criticità sulla determina stessa, questioni ancora irrisolte e poco chiare.
A questo aggiungiamo che qualche dirigente d’ufficio sta usando come “Minaccia” verbale la possibilità di far rientrare tutto il personale che fino ad oggi grazie allo smart working, e secondo il suo parere, è stato a spasso senza concludere niente.
Questo per segnalare, ancora una volta, la pochezza di una parte della dirigenza che ancora ad oggi pensa che il tenere a diretto contatto il proprio personale significa garantire il servizio ed il controllo dello stesso. Oppure, ancor peggio, pensa di fare pressioni psicologiche dirette sui dipendenti.
È stato ampiamente dimostrato che con lo Smart working si sono raggiunti tutti gli obiettivi e che grazie al personale pubblico si è riusciti a mantenere questo Paese economicamente e politicamente in piedi.
Sembrerebbe che siano i soliti già conosciuti e che lo stesso ministro di funzione pubblica ha precisato che questa tipologia di dirigenti deve essere allontanato dalla Pubblica Amministrazione perché non idoneo e non al passo con i tempi.
In ogni caso, dobbiamo fare chiarezza.
La bozza dall’Amministrazione, come dalla stessa rappresentata, se non disciplinata con le dovute disposizioni di sicurezza, rappresenta incompleta e molti punti di caduta.
Almeno per quanto riguarda la nostra O.S., e per i nostri componenti della RSU, la riunione si era conclusa con un incontro ulteriore da programmare i primi di settembre, quando il quadro normativo le disposizioni di sicurezza (distribuzione DPI, sanificazione, pulizia, spazi all’interno delle stanze, misurazione delle temperature, presenza al 50% al netto delle categorie più fragili ed esponibili) e la ricognizione degli uffici (forse è ancora in elaborazione “campa cavallo”), da applicare al personale in presenza fosse ancor più chiaro.
Tutto questo ha generato molta confusione tra il personale che è inaccettabile visto la situazione emergenziale in cui ci troviamo e non possiamo permettercelo!!!!!
Ci saremmo aspettati maggiore pianificazione delle attività, bisogna comprendere che soprattutto in questi momenti c’è la necessità di dialogo con le parti sociali perché solo chi conosce le esigenze obiettive dei lavoratori può garantire un risultato ottimale sul rientro in sicurezza, ed invece vediamo identificati come ostacolo sempre in contrapposizione.
Purtroppo registriamo ancora una volta che l’Amministrazione ha perso l’occasione di fare la cosa giusta con la compiacenza di alcuni.
Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire… le OO.SS.
Roma, 07 settembre 2020 Il Coordinamento