Nella data di ieri, 29 luglio 2020, si è svolta la riunione con l’Amministrazione, con il seguente ordine del giorno:
- Misure organizzative per il rientro dei lavoratori in sicurezza;
- Fondo risorse decentrate anno 2019;
- Varie ed eventuali (STABILIZZAZIONI E PAGAMENTI).
Misure organizzative per il rientro dei lavoratori in sicurezza
In merito al rientro in sicurezza del personale del MEF, la nostra O.S. ha richiesto, preliminarmente, che il medico competente certifichi il numero massimo di persone che ciascuna sede può ospitare in “presenza” e in sicurezza. Specificando che per "persone" intendevamo la presenza di tutto il personale, interno ed esterno, che a vario titolo potrà trovarsi in ciascuna sede (dipendenti, visitatori, utenti, ditte esterne, ecc.).
L’Amministrazione ha sottolineato che tale rilevazione, cautelativa e votata contro un rischio di potenziale esposizione epidemiologica, non rientrerebbe tra i compiti del medico in parola. Ma tale affermazione non ci ha pienamente convinti. In quanto vorremmo allora capire quale figura effettua tale analisi da cui deriva il numero massimo di personale "presente" presso ciascuna sede e che deve essere contenuto nel DVR.
E’ emerso durante la riunione l’assenza di elementi certi che indicassero una data di rientro, (il 15 settembre come riporta l'art. 263 della legge di conversione della DL Rilancio?) e uno scenario normativo in costante evoluzione che non consente di mettere ancora il punto. Si è quindi in attesa di disposizioni (contenute nella conversione del DL semplificazione o nel cd DL Agosto o nella proroga della fine dello stato di emergenza sanitaria al 15 ottobre) che diano maggiori indicazioni e disciplinino lo smart working e le attività derivanti.
E’ stata visionata la documentazione relativa alle misure per il rientro dei lavoratori in servizio (Circolare, protocollo procedure Covid 19 e dichiarazione annessa) e la Uil, anche se con riserva, ha comunque sottoscritto il suddetto protocollo di sicurezza, anche se molti punti rimangono da chiarire. L'Amministrazione ha preso l’impegno di concordare con le OO.SS. le eventuali modifiche e integrazioni da apportate al protocollo sottoposto, al fine di rimuovere storture e criticità che si manifesteranno o quanto devierà dagli scenari normativi in perfezionamento.
Riteniamo la sottoscrizione del protocollo la prima fase del percorso, che ci porterà al rientro graduale del personale in sicurezza non esponendolo a potenziale esposizione epidemiologica. E che ci permetterà di dialogare con l'Amministrazione sulla condivisione delle strategie da adottarsi alla luce della situazione emergenziale, in tutte le sedi del MEF a livello centrale che territoriale, senza interpretazioni individualistiche.
Abbiamo ribadito che il protocollo in questione dovrà fondarsi su quello relativo alla sicurezza dei dipendenti pubblici, sottoscritto d’intesa, tra le OO.SS. e la Ministra della Funzione Pubblica, in data 24 luglio 2020. E che tra i vari punti sancisce come le parti si debbano impegnare a intraprendere un percorso segnato da confronti costanti.
L’Amministrazione dovrà affrontare le modalità di rientro in base al citato art. 263, della Legge n. 77/2020, effettuerà una congrua ricognizione e mappatura delle attività da svolgere in modalità agile, nonché identificherà il personale rientrante nelle categorie “fragili”, e poi si potrà parlare con cognizione di causa di rientro con la doverosa tutela del personale. E occorrerà vigilare che qualche attore della novella procedura non vada a interpretare la policy e il proprio ruolo in modo soggettivo, discriminando il lavoratore.
Come Uil precisiamo che le categorie c.d. “fragili”, non dovranno essere ricomprese nel calcolo del 50% da collocare in lavoro agile, come riporta il richiamato articolo 263, ma andranno escluse dal conteggio e quindi tutelate a priori, come é giusto che sia e in aderenza alle norme vigenti.
E’ importante che poi il protocollo sottoscritto vada a regolamentare aspetti relativi alla sanificazione dei locali e dei servizi igienici prima, durante e dopo il rientro del personale, al controllo della temperatura prima di accedere alla sede, alla fornitura di dpi necessaria, alla dotazione di gel disinfettante nei vari punti di contatto e quant'altro sarà utile al caso.
Fondo risorse decentrate anno 2019
Come Uil abbiamo da subito dichiarato che non avremmo sottoscritto l’accordo FRD 2019 … in quanto lo stesso ricalca in toto gli stessi criteri sfavorevoli per il personale previsti per l’anno 2018 (tabella assiduità partecipativa penalizzante per le categorie deboli e il famigerato sistema di valutazione).
Nel testo poi brilla la mancanza di alcun riferimento alle procedure per le progressioni economiche 2020 e anche di una programmazione per l’anno successivo. Stesso discorso per le posizioni organizzative i cui i criteri sarebbero dovuti essere rivisti.
Pur apprezzando il tentativo dell’Amministrazione di inserire la seguente clausola programmatica: ”Le parti si impegnano ad avviare un percorso di revisione delle clausole contrattuali inerenti agli accordi formulati nelle annualità precedenti sull’utilizzo delle risorse del Fondo risorse decentrate, con particolare riferimento agli istituti per lo sviluppo del personale e alle connesse premialità”, non riteniamo che la stessa vada a risolvere i problemi derivanti dal pacchetto unico FRD 2019, che rimane penalizzante per i lavoratori. E l’ennesima proposizione di clausole programmatiche che rimangono disattese non garantiscono i lavoratori che sono ancora in attesa delle promesse progressioni economiche del 2020.
Con l'occasione abbiamo ribadito, come Uil, la necessità di rivedere i criteri riguardanti le varie indennità (relative a turnazioni, sicurezza, posizioni organizzative) che erodono l'ammontare complessivo del FRD di anno in anno.
E per questo ci aspettiamo che l’Amministrazione si impegni seriamente e al più presto per avviare un confronto con le OO.SS. sia sulla questione delle progressioni economiche 2020 che sull’annosa questione dei passaggi tra le Aree e che riesca a schedulare tali procedure in tempi brevi.
Il tutto per premiare il proprio personale in modo tangibile.
Il Mef procede a vele spiegate, in smart working, nell'applicazione dei vari decreti emergenziali, della legge di assestamento e del prossimo disegno di Bilancio 2021/23 ... mentre qualcuno ancora annaspa!
Queste le motivazioni della nostra OO.SS. che non hanno permesso la sottoscrizione dell’accordo, coerentemente con le ripetute dichiarazioni contenute in questi anni in molteplici comunicati e che ci vede, con il personale, da sempre in prima linea nella nostra posizione assunta, da tempo, a tutela dei lavoratori.
Oggi, assistiamo ad un dietrofront sulla questione da parte di molte altre OO.SS., che anch'esse non hanno firmato l’accordo sul FRD 2019! Noi facciamo i fatti e la storia, gli altri forse la geometria ... visto come indietreggiano dalle loro stesse posizioni.
STABILIZZAZIONI E PAGAMENTI
Stabilizzazioni
Il tutto é in definizione.
Comma 165 c.d. Cartolarizzazione
Il Dag è in attesa della variazione di bilancio della RGS, ma si ipotizza un ulteriore slittamento nei pagamenti a Settembre 2020.
CUT
Il Dag é in fase di raccolta dei dati necessari, ma al momento non sono in grado di indicare date, neanche ipotetiche.
Indennità di sicurezza
Per le indennità della sicurezza nessuna indicazione riguardo i tempi dei pagamenti né certi né incerti. Sappiamo che si sta procedendo con la richiesta e raccolta dei dati per gli anni 2018 e 2019... Ricordiamo all’Amministrazione che tali indennità sono state introdotte e approvate anche per l’anno 2017, e quindi sarebbe opportuno sapere se almeno si è riusciti ad acquisire i dati relativi al pagamento dell’anno in parola.
Roma, 30 luglio 2020
Il Coordinamento
In allegato il protocollo