Eravamo stati lungimiranti quando avevamo preventivato che nella fase 2 si sarebbero verificate eventuali fughe in avanti che avrebbero determinato riformulazioni delle attività indifferibili e così sembra che stia avvenendo.
Voci di corridoio ci dicono che ci sono richieste per far rientrare il personale in sede in deroga a quanto prevedono i Dpcm emergenziali, il DL 18/2020, convertito nella legge 27/2020, le note della Funzione Pubblica la n.ro 2 del 1^ aprile, la n. 3 del 4 maggio 2020 , la nota DAG n. 37114/2020, la n. 44919 del 30 aprile u.s. contenente le indicazioni operative sullo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile nella cd Fase 2 presso e soprattutto la nota del Datore di Lavoro, stranamente rimasta oscurata, malgrado sia stata diffusa alle OO.SS. e ai competenti RLS, che contiene le linee guida per la regolamentazione delle misure per la “fase 2” nelle sedi centrali del MEF.
In barba a tali disposizioni e a siffatte linee, sembrerebbe che si voglia far rientrare in punta di piedi il personale alla spicciolata dalla porta di servizio e alla chetichella.
Senza seguire assolutamente le indicazioni delle linee guida citate, misure di contenimento e quant’altro a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Insomma già ci si sta proiettando nella fase 3.
Il che sarebbe grave per le eventuali conseguenze che potrebbero derivare ma soprattutto sarebbe svuotare di significatività il lavoro agile.
Quindi molto rumore per nulla… e proprio in tale opera si affermava che siamo tutti eroi quando il dolore lo sente un altro! Seguiamo la massima del poeta perché non vogliamo usare termini più scurrili…
Ribadiamo che il protocollo d’intesa del 3 aprile 2020, con le OO..SS. CGIL CISL UIL, parla chiaro e prevede che le amministrazioni promuovano modalità di comunicazione e di confronto con le rappresentanze sindacali al fine di condividere informazioni e azioni volte a contemperare la necessità di tutela del personale e dell’utenza, con quella di garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali e indifferibili.
Chiediamo pertanto un urgente confronto per la tutela dei lavoratori.
Roma 8 maggio 2020
Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore Il Responsabile Nazionale
Andrea G. Bordini Nicola Privitera Pantalea Anzalone Giuseppe Ruscio