Fase 2 lavoro agile

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Si divulga, in allegato, la nota del Dag del 30 aprile u.s. contenente le indicazioni operative sullo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile nella cd Fase 2 presso il MEF.

Il lavoro agile continuerà ad essere l’ordinaria modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, come previsto dall'articolo 87 del Dl 18/2020 convertito in legge n.27/2020, nelle pubbliche amministrazioni fino al 31 luglio 2020 o fino a diversa data di cessazione dello stato di emergenza, stabilita con specifico e ulteriore DPCM.

Si raccomanda, nella stessa, ai dirigenti di assicurare il diritto alla disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro, conformemente a quanto già previsto dall’articolo 6 del citato Regolamento del 20 marzo 2020.

E cogliamo l'occasione per chiedere che su tale nota non vi siano interpretazioni bislacche sulle indicazioni operative, pur tenendo conto delle valutazioni del caso, e che dovranno tener conto delle disposizioni emergenziali. E aggiungiamo anche a quei, fortunatamente pochi, dirigenti di non mettere paletti alla fruizione di tale modalità di lavoro agile, visto che è quella ordinaria nel contesto emergenziale e viste anche le responsabilità a loro derivanti per eventuale contagio da Covid-19 previste nell’art. 42 del D.L. n. 18/2020, convertito nella Legge n. 27/2020.

Da ultimo sottolineiamo che siamo in attesa di ricevere informazioni circa l’erogazione delle varie risorse pregresse afferenti il salario accessorio.

Inoltre caldeggiamo da sempre altre iniziative quali quelle di solidarietà per i lavoratori, provenienti dalla redistribuzione delle risorse derivanti dai risparmi relativi a straordinari e buoni pasto non erogati nell’attuale contesto emergenziale. E ci auspichiamo che altre iniziative normative, che potrebbero determinare l’erogazione risorse aggiuntive, siano portate avanti.

Roma, 2 maggio 2020

 

                                               Il Coordinamento