Malgrado nella conversione in legge del DL 18/2020 del 17 marzo 2020 e i recenti Dpcm emergenziali che fanno slittare al 30 settembre 2020, la probabile cessazione dello stato emergenziale, la cd “fase 2” non dovrá coglierci impreparati.
Dovremmo essere pronti e attenti ad affrontare al meglio la gestione emergenziale.
Pertanto, visto che oggi 28 aprile è la giornata mondiale della salute e sicurezza sul lavoro, riteniamo indispensabile che, sin da ora, si lavori per un'attenta pianificazione di tutti i procedimenti e delle misure di prevenzione del caso da adottarsi e che ci condurranno gradualmente ma definitivamente a superare l’emergenza epidemiologica e gli effetti derivanti.
E’ di fondamentale importanza garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini, in tale contesto, che ci vedrà proiettati in una progressiva ripresa dell’attività lavorativa. E’ ciò impone, inevitabilmente, un’accorta valutazione di tutte le misure da adottarsi.
Alla luce anche del Protocollo d’intesa per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici, in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19, sottoscritto dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e CGIL, CISL e UIL il 3 aprile u.s., si evidenzia, al punto 1) circa l’opportunità, per il periodo di emergenza, che le amministrazioni ries ano a promuovere modalità di comunicazione e di confronto con le rappresentanze sindacali sui punti del protocollo in parola.
Pertanto la scrivente Organizzazione Sindacale richiede l’attivazione di specifici incontri, in videoconferenza, in cui si possano scambiare informazioni e si possa svolgere il previsto confronto al fine di condividere le azioni utili da intraprendere, al fine di contemperare l’esigenza di tutela del personale e dell’utenza, con quella di assicurare l’erogazione di servizi pubblici essenziali e indifferibili.
In particolare si chiede di trattare i seguenti punti:
1. organizzazione delle procedure di lavoro;
2. condizioni di sicurezza ed eventuale utilizzo dei luoghi di aggregazione;
3. fornitura di DPI;
4. sanificazione periodica di tutti gli ambienti di lavoro;
5. sanificazione degli impianti di aerazione e condizionamento;
6. attivazione di ogni canale possibile, compreso l’interessamento delle autorità locali (Comune, Prefettura, Regione) al fine di effettuare analisi sierologiche e/o tamponi al personale;
7. misurazione della temperatura corporea prima di effettuare l’accesso in amministrazione;
8. programmazione prospettica del calendario per il rientro del personale, che dovrà essere graduale e progressivo e che comunque dovrà prevedere a fine emergenza epidemiologica un’ampia percentuale di fruizione del lavoro in modalità agile su richiesta del lavoratore;
9. valutazione del numero di servizi igienici potenzialmente disponibili e delle capacità dell’ente di pulizia degli stessi, tenuto conto dei potenziali utilizzatori;
10. modulazione delle giornate di lavoro al fine di eliminare le possibilità di assembramenti e al contempo favorire eventuali esigenze connesse ai nuovi limiti di fruibilità del trasporto pubblico nonché alla genitorialità o ad eventuali altre importanti necessità familiari;
11. totale tutela delle categorie più esposte a rischio;
12. applicazione e rispetto del CCNL;
13. stato dell’arte del necessario aggiornamento del DVR anche alla luce delle indicazioni del “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” pubblicato dall’INAIL.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Roma 28 aprile 2020
Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore Il Responsabile Nazionale
Andrea G. Bordini Nicola Privitera Pantalea Anzalone Giuseppe Ruscio