Richiesta test diagnostici personale in servizio

Questa Organizzazione Sindacale ben sa che la stragrande maggioranza del personale sta lavorando ordinariamente in modalità di lavoro agile ex-lege secondo quanto disposto dal comma 1 dell’articolo 87 del D.L. del 17 marzo 2020 n.18, mentre si resta in attesa che trovi applicazione anche il comma 3 del medesimo articolo che prevede l’esenzione dal servizio nella PA per chi non può svolgere le proprie attività in tale modalità.

La nostra preoccupazione è rivolta a quel personale individuato per svolgere quelle attività essenziali derivanti dai servizi indifferibili, che non potrebbero essere svolte da remoto ed è pertanto necessaria la presenza fisica nei luoghi di lavoro, ma con rotazioni di personale atte a utilizzare comunque il minor numero possibile di personale. Attività e rotazioni che devono altresì tener conto delle necessarie garanzie, dettate dai vari dPCM e DL emergenziali, verso chi soffre di patologie o rientra in particolari fattispecie ben tutelate.

Personale impegnato a recarsi sul posto di lavoro al fine di contribuire con le proprie attività agli interventi tesi alla lotta nazionale contro il Covid-19 sia in materia sociale, sanitaria che economica.

Pertanto questa Organizzazione sindacale, al fine di evitare il diffondersi di potenziali contagi, ritiene quanto mai opportuno procedere, con urgenza e senza ulteriori esitazioni, alle sanificazioni degli ambienti lavorativi nonché ad attivarsi per effettuare i previsti test di diagnosi per riscontrare eventuali positività al coronavirus dei dipendenti.

Sarebbe inoltre necessario fornire a tali lavoratori tutti i DPI del caso (mascherina e guanti) affinché gli stessi non siano esposti o espongano al contagio anche durante gli spostamenti logistici per recarsi in ufficio.

La salvaguardia della salute individuale e nazionale in questo stato di emergenza epidemiologica è la priorità nazionale.

Pertanto, qualora si dovessero riscontrare tra il personale eventuali casi di COVID-19 e di misure di quarantena, si riterranno responsabili, nelle sedi opportune, tutti quei Datori di Lavoro che in deroga alla normativa emergenziale vigente non abbiano adottato tutte le misure di contenimento volte a evitare il contagio e hanno invece esposto con la propria condotta il proprio personale a un rischio epidemico di così vasta entità.

In attesa di riscontro si porgono distinti saluti.

Roma, 2 aprile 2020

Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore Il Responsabile Nazionale

Andrea G. Bordini             Nicola Privitera             Pantalea Anzalone     Giuseppe Ruscio