Questa Organizzazione Sindacale evidenzia che il 31 marzo p.v. scadrà il termine ultimo della procedura di autovalutazione del personale delle aree del Ministero dell’Economia e Finanze.
Vorremmo ricordare che, malgrado lo stato di emergenza epidemiologica nazionale avesse stabilito un primo termine per l'adozione delle prime misure di contenimento del virus al 3 aprile p.v., la nostra Amministrazione, in deroga ai DPCM e DL emergenziali aveva deciso di prorogare i termini dell’autovalutazione incautamente solo al 31 marzo.
Ad ogni modo ci auspichiamo che l’Amministrazione si sia resa conto del fatto che gran parte del proprio personale, essendo collocato o in SW o fruendo ferie o altro, presso la propria residenza, potrebbe aver riscontrato difficoltà informatiche a livello operativo che non permetterebbero di completare la procedura del caso. Ci auspichiamo che sia stata perlomeno prevista un’eventuale sessione di recupero.
Più volte abbiamo rappresentato che siffatta procedura aveva creato tensioni tra gli stessi in quanto non farebbe emergere in modo netto chi abbia proficuamente lavorato per l’Amministrazione, tanto da essere ritenuto meritevole.
Inoltre il DL 17 marzo 2020 n. 18, va a sospendere i termini di innumerevoli attività amministrative e contabili, compresi i provvedimenti disciplinari.
Mentre al Dicastero vengono sospese le procedure di sanificazione, che dovrebbero essere quanto mai necessarie e indifferibili... ma purtroppo si continua a percorrere la strada della “svalutazione” e svilimento del personale, e a mettere in secondo piano la salute dei lavoratori e la salubrità e sicurezza dei locali.
Tutti sanno come a questa procedura siamo stati da sempre contrari fin dal suo nascere e continuiamo ad esserlo, soprattutto in questo momento in cui c’è la necessità di creare, per il bene di tutti, un clima più sereno e di reale benessere.
E siccome siamo sempre lungimiranti, cominciamo a impensierirci non solo per questa autovalutazione pregressa, ma soprattutto per quella del 2020, che non può non tener conto dello stato di emergenza sanitaria nazionale. Non vorremmo che prospetticamente venissero addotti da qualche miope, dirigente, burocrate pretesti, per le attività svolte in questa fase emergenziale (in SW, anche con mille difficoltà informatiche e non solo o per chi è stato obbligato a fruire delle ferie o è ricorso ad altri istituti) per richiamare sul mancato raggiungimento di obiettivi e penalizzare il lavoratore, oltre il danno la beffa. Non crediamo sia un’ipotesi così remota … Corriamo ai ripari per tempo su tale sistema di valutazione che rischia di compromettere i futuri rapporti lavorativi e inasprire il clima lavorativo che si dovrà recuperare alla fine dello stato di emergenza.
Tutto ciò premesso, per chiedere la verifica della procedura e la sospensione definitiva della stessa o qualora non si potesse fare a meno di posporre il tutto ad una data più consona, cioè a quando effettivamente lo stato di emergenza sarà passato e si siano ristabilite delle condizioni lavorative in tutta “normalità”.
Anche perché questa situazione di emergenza ci avrà profondamente segnato in tutte le latitudini. E tanto occorrerà fare per ristabilire il cd clima sereno nella società e nei luoghi di lavoro.
In attesa di riscontro alla presente si porgono distinti saluti.
Roma, 30 marzo 2020
Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore Il Responsabile Nazionale
Andrea G. Bordini Nicola Privitera Pantalea Anzalone Giuseppe Ruscio