Premesso che la nostra O.S. non ha siglato l’accordo del FRD 2018, in quanto non era assolutamente consenziente al sistema di valutazione che ne sarebbe derivato, per i vari motivi più volte esposti nei nostri innumerevoli comunicati e anche perché conoscendo chi proponeva tale sistema… già sapevamo che sarebbero sbocciate variegate problematiche.
Ricordiamo che l’Amministrazione aveva proposto, ed alcune OO.SS. avevano prontamente accettato, che sul sistema di valutazione fosse calcolata la cd presenza effettiva e non la sola assiduità partecipativa, che prevedeva la franchigia dei 45 giorni.
Ribadiamo che per noi è una questione di principio ed un sistema non può basarsi solo sulle presenze e sulle assenze e per di più calcolate retroattivamente senza che nessuno potesse immaginare che potevano incidere professionalmente ed economicamente… e non ci potevamo quindi aspettare qualcosa di diverso da quei soggetti che intendono addirittura colpire e discriminare le varie tipologie di personale più debole e bisognoso.
Tutto questo si rappresenta perché il personale oramai si lamenta di tutto l’impianto del sistema di valutazione. Innanzitutto della stessa autovalutazione, rivedibile unilateralmente dal dirigente valutatore e in seconda battuta per la famigerata presenza effettiva, il fantomatico Indicatore: Tempo annuo di lavoro effettivo.
Evidenziamo che tale “autovalutazione” riguarda la 1^ fase del sistema adottato non avrebbe dovuto presentare problematiche. Figurarsi quando si attiverà la 2^ fase quella relativa alla convalida della valutazione da parte del dirigente valutatore. Ma non dovevano essere formati? Perché ci risulterebbe che brancolano nel buio totale!
Sembrerebbe, dalle numerose e-mail e telefonate ricevute, che a nessuno del Dicastero torni il dato della presenza effettiva in questione… Ognuno ha una propria interpretazione, che comunque non torna… Ma state tranquilli perché siete in buona compagnia… visto che lo stesso non tornerebbe neanche all’Amministrazione e che pertanto dovrà rivedere le proprie autovalutazioni e correre ai ripari.
Ciò che ci preme chiedere: ma tale dato da quali parametri è alimentato? Quale algoritmo è stato partorito dall’Amministrazione? Come è stato calcolato il numero complessivo delle giornate standard di lavoro? Quali assenze impattano? Per quali motivi l’Amministrazione non ha fornito alcuna esaustiva informativa nel merito? Anche se questa O.S. lo aveva richiesto espressamente e visto che nessuna legenda è stata fornita nelle istruzioni a corredo del sistema di autovalutazione che possa fornire una chiave di lettura chiarificatrice.
Quale equazione dovremmo mai risolvere per venirne a capo?
X-Y=Z
Il dato della presenza effettiva (Z) da quale totale di giornate standard lavorabili (X) e da quali assenze (Y) è determinato?
Neanche Jean Dieudonné ne verrebbe a capo… (anche se il dato dei giorni fosse derivabile da ore, minuti o secondi).
Per questo sarebbe stato quanto mai opportuno che fossero specificati, i vari parametri presi a riferimento, nell’apposita scheda. E non semplicemente riportando uno sviante numero delle giornate di presenza che non si può verificare. Senza il minimo rispetto dei principi di trasparenza e di chiarezza che dovrebbero sempre ispirare e contraddistinguere l’operato della buona Amministrazione.
Forse l’Amministrazione vorrà organizzare un altro seminario illustrativo per divulgare il fantasmagorico algortimo? Un workshop in streaming o webinar per autoincensarsi che tutto al MEF è sempre bello e perfetto?
Non torna nulla, il malcontento cresce ma tutto tace al Dicastero… Inoltre nelle giornate scorse il sistema non è stato consultabile, probabilmente per problematiche di rete interdipartimentali… Quindi anche problemi tecnici.
Pertanto, pretendiamo immediati chiarimenti nel merito, viste le nostre richieste già rappresentate durante le varie riunioni intercorse, e ricordiamo che il personale non è misurabile solo da una misera equazione. Rammentiamo che Federico Caffè affermava che troppo spesso “al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri e alla compassione nei confronti delle sofferenze umane abbiamo sostituito l'assillo dei riequilibri contabili”.
Roma, 27 febbraio 2020.
Il Coordinamento
Alleghiamo richiesta chiarimenti all'Amministrazione