Gentile Direttore,
siamo costretti a tornare su un tema di stretta attualità, su cui questa O.S. ha più volte scritto in passato, al fine di fare chiarezza, una volta per tutte, sulle modalità con cui vengono gestite le posizioni organizzative, sia sotto il profilo della procedura, che sotto quello dei criteri di merito, allo scopo di evitare che l'arbitrio assoluto in questa materia continui a regnare sovrano.
Da voci di corridoio, infatti, abbiamo appreso che, nonostante le osservazioni critiche già mosse nel passato, l'Amministrazione si starebbe muovendo con totale discrezionalità, senza individuare preventivamente i criteri oggettivi e trasparenti per l'attribuzione di tali benefici e senza valorizzare effettivamente le competenze acquisite con il tempo negli Uffici del Ministero e le capacità sviluppate nei settori di competenza.
In particolare, la situazione sarebbe molto preoccupante presso la Direzione del Personale, in cui, nonostante le parole utilizzate a più riprese e i ragionamenti ripetuti anche nei Tavoli tecnici sulla valutazione della performance da parte della S.V., si starebbe agendo all'insegna dell'assenza di chiarezza e di trasparenza nell'assegnazione delle posizioni organizzative, premiando al contrario altri tipi di "competenze" e di "conoscenze", secondo vecchi rituali e cattive abitudini, senza peraltro dare nessuna informativa al riguardo alle OO.SS.
In un caso, addirittura, le citate voci di corridoio riportano che la S.V. avrebbe deciso di premiare una dipendente arrivata da poco al MEF attraverso un comando dal Ministero del lavoro, causando una serie di critiche e di malumori nelle colleghe e nei colleghi che, pur lavorando da anni presso gli Uffici della Direzione del Personale e pur avendo acquisito competenze di vario tipo, si sono visti "superare" nella valutazione per l'accesso alle posizioni organizzative da chi è appena arrivato al MEF dall'esterno con un curriculum che conterebbe, tra le altre, competenze di "attrice poliedrica e raffinata, docente di recitazione e di tecnica interpretativa".
Naturalmente, però, noi non vogliamo credere alle voci di corridoio, anche perchè ci sembrerebbe effettivamente illogico premiare con le posizioni organizzative chi è da poco arrivato al MEF con un comando, vantando, nel proprio curriculum, competenze assai poco coerenti con le attribuzioni proprie del MEF e della Direzione del Personale, dimostrando in questo modo scarsissima considerazione per la professionalità maturata dal personale in servizio da anni presso gli Uffici del Ministero.
Tanto premesso, a tutela della legalità e della trasparenza dell'azione amministrativa, considerato che stiamo parlando, peraltro, di utilizzo di risorse pubbliche, questa O.S. si vede costretta a chiedere alla S.V. l'accesso ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 33 del 2013 ai seguenti atti:
atto con cui sono stati stabiliti preventivamente i criteri oggettivi e trasparenti per l'attribuzione delle posizioni organizzative nell'ambito della Direzione del Personale;
atti scritti e motivati di conferimento delle posizioni organizzative nell'ambito della Direzione del Personale, ivi compresi quelli relativi ai dipendenti in posizione di "comando in" presso il MEF;
curricula dei soggetti a cui sono state attribuite le posizioni organizzative nell'ambito della Direzione del Personale, con specifico riferimento alle attitudini e alle capacità professionali dei dipendenti, ivi compresi quelli che si trovano in posizione di "comando in", correlate agli obiettivi delle posizioni organizzative nell'ambito della programmazione e delle priorità del Ministero;
informative rese, al riguardo, alle OO.SS., secondo quanto previsto dal vigente quadro normativo e contrattuale di riferimento.
Restiamo in attesa di cortese, urgente riscontro da parte della S.V. e inviamo distinti saluti.
Roma, 19 febbraio 2020
Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto Il Vice Coordinatore
Andrea G. Bordini Nicola Privitera Pantalea Anzalone
| File |
|---|
 Accesso civico PO.pdf |