Ancora una volta numerosi dipendenti pubblici, la cui partita stipendiale è gestita dal Noi Pa attraverso il Cedolino Unico, si apprestano a ricevere un conguaglio fiscale che li priverà di gran parte dello stipendio.
Il generale ritardo con cui sono finanziati i fondi del salario accessorio che per questo, è corrisposto di solito a fine anno, non consente un prelievo fiscale adeguato nei mesi precedenti determinando, spesso, il superamento degli scaglioni del c.d. bonus Renzi, con la conseguenza che nel mese di febbraio il sostituto d’imposta trattiene, in un'unica soluzione, il debito venutosi a creare.
Peraltro, le trattenute operate dal Noi Pa non conoscono limiti di prelievo e non sono contenute entro il quinto dello stipendio, pregiudicando gravemente i dipendenti pubblici con i redditi più bassi e le loro famiglie.
Privi di efficacia sono risultate le richieste di singole Amministrazioni per rateizzare il debito fiscale, consentito in 5 rate per tutti gli altri contribuenti, ma che non risulta essere possibile per coloro che sono gestiti dal sistema Noi Pa per l’assenza di una norma che lo preveda.
Per altro, se il trattamento integrativo di cui al DL n.3 del 5/2/2020, che sostituirà dal 1/7/2020 il bonus Renzi, già prevede un sistema di restituzione in 4 rate alla perdita dei requisiti, permane l’impossibilità di rateizzare il conguaglio fiscale determinato per insufficienti trattenute effettuate durante l’anno.
Per quanto sopra, al fine di contenere il disagio per i dipendenti pubblici colpiti da prelievi insostenibili, si richiede di assumere con urgenza una iniziativa che introduca la possibilità di rateizzare il loro debito fiscale.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
OLIVERIO MARINELLI COLOMBI