Nella giornata di ieri 3 dicembre 2019, si è avuto il primo incontro con il nuovo Capo Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi, dott.ssa Valeria Vaccaro. Innanzitutto, dobbiamo riscontrare che questo primo incontro c’è sembrato molto positivo in quanto il nuovo Capo Dipartimento ben conosce l’universo MEF e quindi è ben consapevole delle sentite esigenze e richieste da parte de personale del nostro Dicastero, ciò anche alla luce della nota presentata dalla nostra O.S., nei giorni scorsi, come ulteriore memo.
Non possiamo però non riportare che, durante la discussione, sia emerso, come nell’ultimo periodo, questa Amministrazione sia apparsa poco dinamica e assai assopita nel rispondere alle aspettative del personale.
Pertanto ci auspichiamo un cambio di rotta significativo atto a instaurare un vero dialogo, rivolto alla piena disponibilità e aperto verso le esigenze delle Parti sociali.
Va da sé che ci sono state anche delle velate critiche su varie tematiche, sul precedente operato, e che si riportano succintamente di seguito, senza ordine di importanza e di priorità.
● E’ stato confermato che il pagamento del FRD (Ex FUA) avverrà entro il mese di dicembre.
● Si è parlato in merito alla scelta dei criteri, poco chiari, dell’ultimo interpello relativo alla mobilità del personale. Al momento si stanno valutando le circa 83 domande inoltrate rispetto ai 106 posti messi a bando. In alcune sedi, vedi Milano e Venezia non è pervenuta alcuna domanda rispetto alle molte richieste pervenute presso le sedi di Bari, Napoli e Palermo, risultate superiori agli stessi posti messi a bando.
● Sarà posta la massima attenzione riguardo la famigerata, scheda relativa all’assiduità partecipativa e l’impatto sul sistema di valutazione del personale. Che rischia di premiare, forse, i dipendenti più meritevoli ma che potrebbe individuare, a caso, e bacchettare chi non rientra nelle grazie del dirigente e direttore di turno. (Adesso sembra che alcune sigle vogliano tornare sui propri passi e si siano convertite sulla strada di Damasco arrivando alla conclusione che la UIL aveva denunciato all’inizio delle prime riunioni dell’accordo sul FRD. Sicuramente andranno posti degli adeguati correttivi, come d’altronde ha fatto intuire la stessa amministrazione).
● Non potranno essere utilizzate, come un pozzo di San Patrizio, le risorse afferenti il FRD (ex FUA), per pagare qualsiasi tipo di indennità proposta da parte dell’Amministrazione. Anche perché se si preannunciasse un possibile incremento delle risorse del FRD 2019, sarà fondamentale che lo stesso incremento non sia utilizzato per pagare ulteriori indennità.
● Occorrerà rivedere le regole che disciplinano le assegnazioni delle indennità alle posizioni organizzative, che dovrebbero caratterizzarsi con criteri quanto più chiari e trasparenti.
● Abbiamo appreso che per il CUT arriverà una doverosa informativa nei prossimi giorni, e vi terremo informati.
● E’ stato confermato che si stanno elaborando i decreti relativi alle risorse relative del comma 165 (cartolarizzazione) e della cd Prelex.
● Si procederà a bandire le procedure relative alle progressioni economiche e alla procedura selettiva interna per il passaggio tra le aree ai sensi della Madia;
● Sará prestata una maggiore attenzione verso le aspettative ed esigenze rappresentate sempre più dagli uffici territoriali, e lasciati troppo spesso nel dimenticatoio;
● Ci si attiverà per garantire una formazione professionale che possa essere somministrate in maniera programmatica;
● Si opererà per la valorizzazione dell’istituto del lavoro agile, dato che ad oggi pare sembra sia cambiato solamente il nome (e non a detta nostra!). In modo che lo stesso coniughi possa accrescere il giusto equilibrio tra la vita professionale e familiare.
● Saranno previste e calendarizzate nuove assunzioni, in modo che le stesse garantiscano quell'imprescindibile cambio generazionale, volto anche a sopperire alle carenze organiche degli uffici territoriali.
Una breve panoramica sulle varie politiche che dovranno essere condotte unitariamente e a livello interdipartimentale, al fine di non disperdere la missione unica del Dicastero, ed essere finalizzate a valorizzare pienamente le specifiche attività ed esigenze del personale.
Il Capo Dipartimento, in chiusura, ha teso la mano e chiesto una maggiore disponibilità, un maggior dialogo e una fattiva collaborazione.
Se ciò risponderà al vero ... da parte nostra non mancherà l’apporto ed il supporto, come già dimostrato in passato, quando c’era una attendibile politica del personale, e siamo pronti a stringere la mano per questo gentlemen's agreement. Dato che, da sempre, ci contraddistinguiamo per la nostra pro propositività.
E visto che pensiamo positivo, non riteniamo corretto infierire contro quelle OO.SS., che per darsi lustro o per farsi conoscere, hanno ritenuto corretto avallare azzardate scelte politiche rivolte, non verso, ma contro il personale, e che oggi stanno rinnegando, sottolineando l’immobilismo dell’amministrazione.
Speriamo nella loro tardiva redenzione e a una conversione dei comportamenti.
Quindi benvenuti a bordo... altrimenti non rimane che l’esorcismo!
Roma, 4 dicembre 2019
Il Coordinamento