FRD contrattazione decentrata 2018: Facciamo appello alla vostra pazienza!!

Carissimi/e,

Si stanno concludendo, sul territorio, i vari accordi inerenti la distribuzione del 20 per cento del FRD 2018 (ex FUA). E tutti ci auguriamo che, gli stessi, si possano concludere nel minor tempo possibile, al fine di poter procedere all’erogazione delle risorse in tempi quanto più rapidi, tenuto anche conto del notevole ritardo, dato che si tratta di somme riferite all’anno 2018.

Apprendiamo con piacere come molti uffici territoriali abbiano rappresentato l’esigenza di proporre delle necessarie modifiche alla nota tabella sull’assiduità partecipativa, tanto voluta dall’Amministrazione centrale, come più volte da noi segnalato, e i cui effetti ricadranno retroattivamente e colpiranno quei lavoratori che si trovano in difficoltà, loro malgrado.

Ci sembra pure alquanto inopportuno che le amministrazioni territoriali sotto input, delle relazioni sindacali degli uffici centrali, in base a quanto dichiarato dagli stessi direttori, suggeriscano di apporre una semplice firma, sostenendo che tanto non si può cambiare nulla... svilendo, a tutti gli effetti, il ruolo della RSU.

Niente di più falso! La contrattazione è libera di procedere secondo le indicazioni ricevute dal personale di appartenenza e rappresentate dalla RSU.

Invece in altre sedi, dove sono stati rispettati i diversi ruoli e le parti sociali, si è potuta accettare la tabella sull’assiduità partecipativa proposta dall’Amministrazione, valutando preventivamente che nessun collega aveva superato la franchigia e quindi non avrebbe subito alcun danno.
In ogni caso, apprendiamo con piacere, che è stato ritenuto opportuno, in molte sedi, richiedere di allegare, all’accordo in questione, una specifica nota atta a stigmatizzare il potenziale effetto negativo della tabella.

Veniamo infine a conoscenza, e con estremo stupore, che qualche OO.SS., sulla questione, alla luce delle numerose critiche mosse dai lavoratori, abbia fatto non uno ma tanti passi indietro. Inizialmente prima dell’emanazione della tabella, giravano voci false e tendenziose sul fatto che la Uil non avrebbe firmato... perché la tabella intaccava i distacchi sindacali! Tesi mai sostenuta da parte di questa O.S. in nessuna sede. Adesso brancolando nel buio e tra le mille contestazioni, tali OO.SS. cercano di accampare giustificazioni non veritiere... sostenendo di non aver firmato alcuna circolare. 

Ricordiamo anche che, nell’accordo nazionale del FRD 2018, sottoscritto solo da alcune OO.SS., era previsto tra i presupposti per l’erogazione del FRD l’assiduità partecipativa, senza però di fatto conoscerne i parametri. Oltretutto l’Amministrazione aveva anticipato che avrebbe proceduto a stravolgere le fattispecie presenze/assenze da considerare come assiduità partecipativa.

A seguito della pubblicazione della tabella dell’assiduità partecipativa abbiamo costatato come alcune OO.SS. si accontentassero (vedi loro comunicati ricchi di ringraziamenti e pieni soddisfazione del risultato ottenuto dopo la prima riunione dell’accordo di cui sopra) di aver fatto rientrare tra le presenze alcune peculiari patologie di malattie e di aver innalzato la franchigia da 36 a 45 giorni. Strano che ad oggi vorrebbero tornare sui loro passi ma dopo la fuga dei buoi (tabella).

Inoltre, aggiungiamo, come ben avete compreso oramai, che per il cd SIVAP, le stesse OO.SS. si sono auto lodate e incensate per aver diminuito la mirabolante forbice tra il dipendente più bravo ed il meno bravo, omettendo di riportare che tale sistema di valutazione è imperniato anche sulla presenza effettiva.
Da ultimo e a titolo di cronaca si rischia che a parità di risultato la semplice assenza per donazione sangue, rispetto ai consueti giorni di ferie e festività soppresse, inciderà sul risultato finale e potrebbe influire negativamente anche sugli eventuali passaggi economici e di area. C’è la necessità di respingere l’attuale sistema architettato alla carlona, o di farlo adottare con un atto unilaterale… al fine di non essere complici e partecipi a questo stillicidio e cercare invece di approntare un vero sistema SIVAP che sia a garanzia del risultato più congruo e inoppugnabile possibile.

Ma la nostra domanda prospettica è: Ma come si impedirà l’applicazione della famigerata assiduità partecipativa per l’erogazione di altre risorse? Tenuto conto che verranno già applicate su parte di esse e che inciderà anche sulla professionalità dei lavoratori negativamente, con l’avallo di alcune OO.SS, che ancora oggi sostengono di essere soddisfatte del risultato raggiunto, dichiarando "che diversamente non si poteva fare null’altro" . Secondo noi si poteva eccome!

Ci siamo permessi con il presente comunicato di porvi un piccolo spunto di riflessione.

 

 

Roma 03 dicembre 2019

                                                                                       Il Coordinamento