In data 27 gennaio 2019, congiuntamente con altre OO.SS., avevamo rappresentato la necessità di avere un urgente incontro, a seguito delle molte segnalazioni ricevute, in particolare dagli Uffici territoriali, in ordine al riesame dell’orario di lavoro e di servizio. Questo perché, le modifiche da apportare all’orario erano state subordinate, arbitrariamente per noi, e vincolate a indicazioni che sarebbero dovute essere previamente formulate in un accordo a livello Nazionale.
Oggi ci vediamo costretti, ancora una volta, a ritornare su tale argomento, constatando il recidivo ritardo, da parte delle Relazioni sindacali, circa il mancato accordo sull’orario di lavoro a livello Nazionale, così come previsto dal CCNL 2016/2018.
Come O.S. abbiamo più volte chiesto un incontro sull’argomento, segnalando che tale situazione, da ricondurre al mancato accordo sull’orario, stia pregiudicando le corrette relazioni sindacali, mettendo tra l’altro, in difficoltà i rapporti tra le diverse RSU e i Direttori dei vari Uffici territoriali, costretti a negare qualsiasi richiesta di modifica dell’orario, finché non sarà introdotto il nuovo accordo nazionale sull’orario stesso.
Insomma a parole la nostra Amministrazione e l’Urs sostengono di star a lavorare alacremente, anche 12 ore al giorno! Ma purtroppo, per l'ennesima volta, i risultati tardano a palesarsi.
Al momento, la posizione assunta da questa Amministrazione pare sia totalmente disallineata rispetto alle concrete esigenze dei lavoratori e ad altre tematiche, già rappresentate abbondantemente in passato in varie occasioni.
Esigenze che rimangono, pertanto, inesorabilmente nel dimenticatoio.
Non vorremo che ciò derivasse da un percorso oramai teso ad evitare, scientemente, un sano confronto costruttivo con le parti sociali.
Siamo sicuri dell’operato dell’area funzionale dell’Urs, che ci comunica le dovute informazioni, sempre disponibile a qualsiasi orario a darci delle risposte ed è pronta e preparata sulle questioni rappresentate.
Pertanto la domanda che ci poniamo a questo punto è: a che livello della dirigenza rimane bloccato il dovuto confronto? Perché? Forse non è gradito il ripristino delle relazioni sindacali, perché sono una perdita di tempo? O c’è qualcuno a cui dà troppo fastidio che ci sia un portavoce attento alle concrete esigenze dei lavoratori?
Rimaniamo in attesa di un immediato confronto sulla questione rappresentata e si porgono distinti saluti.
Roma, 11 novembre 2019
Il Coordinatore Generale Il Coordinatore Sostituto
Andrea G. Bordini Nicola Privitera