FRD 2018: C'è chi dice no!

La RSU di sede, nella giornata del 24 ottobre, si è espressa in merito alla Contrattazione integrativa di Sede territoriale – Fondo risorse decentrate annualità 2018..lo stranoto 20%. Ma è triste apprendere che la RSU si è potuta esprimere non a maggioranza ma con il solo raggiungimento dell’esiguo maggior consenso possibile.. ossia solo 10 componenti RSU su un totale di 25 presenti. Quindi questo gruppo in maniera tronfia è riuscito ad avvalorare le scelte della nostra Amministrazione; che d’altro canto ha ben approfittato per considerare, discrezionalmente, tale risicatissimo maggior consenso come più che sufficiente. E che altro poteva fare il Capo Dipartimento se non cogliere la palla al balzo e chiudere la partita… dato che oramai è troppo impegnato a fare gli scatoloni e ai saluti finali che dispenserà a tutto il personale del Dicastero.

La Rsu, in ogni caso, non ha potuto pronunciarsi in modo ponderato…e fa specie che chi abbia siglato l’accordo, senza alcuna remora, faccia parte di alcune sigle sempre pronte a protestare … e poi immancabilmente quando raggiungono un tavolo non riescono a non siglare accordi… ma si sa qualcuno già in passato diceva che non lo fò per piacer mio…

Ma anche su questo ci sarebbe da riflettere… visto che addirittura chi ordisce trame da fine conoscitore delle regole della costituzione di quorum deliberativi de noantri... al momento del dunque neanche sigla l’accordo territoriale in questione… e se ne va via! Ma si sa la coerenza di tali persone è edificante … quanto la panna nella carbonara! Come tuonava in un film il grandioso Mario Brega “manco le basi der mestiere…"

Torniamo sulla questione della coerenza. Qualche sigla non può dal pulpito sentenziare in merito allo scarso risultato finale (negativo) che scaturirebbe dall’Accordo Nazionale FDR 2018… dato che da esso deriverebbero sia un peggioramento dei diritti e delle tutele che un’inadeguata redistribuzione delle risorse. E poi non appena ha l’occasione di avvicinarsi a un tavolo di contrattazione… si erge a promotore della quintessenza del nulla e sottoscrive parte dello stesso accordo (a livello decentrato) contestato! Ma per qualcuno i soldi rappresentano la priorità! Prendi i soldi e scappa! Anche se ciò andasse a discapito di chi poi dovrà essere tutelato dall’applicazione della novella circolare sulle assenze/presenze. Grandi proclami di giustizia… e poi basta un “beccate sti spicci” e tutto passa. Occorrerebbe fare pace con il cervello… (sempre che… )

Ci stupisce inoltre che chi imbratta i muri del Mef (non avendo una propria bacheca per scarsa rappresentatività) prima gridi allo scandalo per l’Accordo Nazionale iniquo…dato che lo stesso redistribuisce meno risorse a tutti e poi candidamente ne firmi la copia identica a livello decentrato! Mah?

O che dire di strane fate smemorine che vorrebbero che un gruppo risicato si trasformasse magicamente, con la formula Bibbidi Bobbidi Bu, in una maggioranza consolidata… ma quando ciò non avviene minacciano saette e invettive… forse con le zucche è più facile la trasformazione… specie se queste sono vuote!

Che altro aggiungere … forse che nessun elemento informativo esaustivo era stato portato al tavolo della contrattazione territoriale. Ma viste le difficoltà nel conteggio delle teste votanti è stato meglio! Figurarsi parlare di equa distribuzione di risorse e di adeguatezza delle stesse… Forse sarebbe stato più utile portare un pallottoliere… o magari una bilancia (per pesare le parole)… anche perché qualcuno sembrava più un disorientato fruttarolo… naturalmente sempre nel pieno rispetto di tale lavoro e considerando che comunque un fruttarolo verace difficilmente si sarebbe fatto fregare sui conteggi!

Ma a noi ciò non importa… Noi rimaniamo dalla parte del più debole e di chi soffre e quindi non potremmo firmare mai a livello centrale e decentrato un accordo che va a discapito di categorie deboli che sono ben tutelate, sottraendo loro le risorse di spettanza per una redistribuzione oltretutto del tutto risibile.

I nostri componenti RSU, sono pertanto fieri di essere una sparuta minoranza… (a che se 10 su 25 non è una proprio maggioranza)… quindi hanno deciso e votato contro tale accordo di contrattazione a livello decentrato proprio perché non si è digerita la questione di quelle assenze che impatteranno negativamente sull’assiduità partecipativa (in modo retroattivo)… Mentre altri invece non si fanno scrupoli… prendono un alka seltzer, digeriscono tutto e vanno dove li porta… l’agognato posto al sole!

Ma al MEF… C’È CHI DICE NO!

Roma, 29 ottobre 2019

                                      IL COORDINAMENTO

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