Abbiamo ricevuto la tabella in merito all’assiduità partecipativa, che andrà a regolare le presenze per gli emolumenti accessori di tutti i lavoratori di questo Dicastero, ma occorre, preliminarmente, ribadire che tale materia rimane oggetto di confronto con le OO.SS. e non può essere svilita a semplice informativa!
Apprendiamo che, a seguito della nostra ferma posizione, protesta e lamentele pervenute dal personale, nella tabella redatta dall’Amministrazione qualche tipologia di assenze sia stata ricollocata legittimamente, tra le presenze… com’era giusto che fosse e che il relativo cumulo della famosa franchigia di assenze, prospettato dalla nostra Amministrazione, sia stato elevato da 36 giorni a 45 giorni.
Ma noi non cantiamo vittoria… rimane per noi solo un mero rimedio palliativo! Perché tali sono le modifiche apportate. Ciò è stato operato - l’aumento del limite della franchigia (da 36 a 45) e l’inclusione tra le presenze di alcune tipologie di assenza - solo perché, altrimenti, ci sarebbe stata una netta violazione dei diritti dell’uomo e non solo del lavoratore.
Qualcuno sarà soddisfatto del risultato ottenuto con “caparbietà” e “abnegazione”, già tutti si stanno lodando sui propri comunicati… ma noi purtroppo non possiamo rimarcare la nostra profonda delusione.
Tra le tipologie di assenze ancora troviamo:
- Ricovero ospedaliero day ospital;
- Convalescenza ante e post-ospedaliera;
- Legge 104/92 art. 33 comma 3 per assistenza;
- Permessi per lutto;
- Legge 53/2000 art. 4 comma 1 per gravi motivi familiari;
- Visite e terapie specialistiche;
- Donatori di sangue e di midollo osseo;
- Chiusura uffici per calamità;
- Volotariato
Sembra che ci sia una sorta di enigmatico piano per colpire chi assiste un proprio familiare o chi non sta bene a livello personale. O per trafiggere i donatori, quelli che magari hanno deciso, in caso di compatibilità, di donare il proprio midollo osseo. In più malgrado i grandi proclami di solidarietà in caso di calamità si rischia di colpire proprio chi risulterebbe assente in tali tristi vicende. Per non parlare di chi presta servizio di volontariato, che verrebbe anch’egli leso.
Perché si continua a colpire chi presta assistenza verso il prossimo? Chi elargisce solidarietà? Chi dona per salvare una vita umana?
Non capiamo perché l’Amministrazione continui a discriminare ma vorremmo accentuare che questi colleghi subiranno perfino un importante danno economico. E il tutto per operare delle trattenute che permetteranno solo di distribuire, a tutto il personale, ben 0.01 centesimi di euro per ogni 100 euro trattenute! Secondo noi i dubbi rimangono e sono degni di nota …
Davvero vogliamo costruire un Paese solidale con i deboli? Al MEF sono solo parole di facciata il prodigarsi per la solidarietà… e fa specie che ciò avvenga con la connivenza dei firmatari dell’accordo FRD 2018.
Vittoria di Pirro, che non denota lungimiranza! E che dimostra ancora come non si abbiano a cuore le vicende del proprio personale
Senza dimenticare che poi le risorse erogate per il Fondo di risorse decentrato (prima pari a 28 milioni di euro) si sono ridotte a soli a 23 milioni euro. O che ci sono risorse destinate per la valutazione individuale (pari a 2 milioni di euro) da erogare con criteri che non condividiamo.
Come si può pensare di trattare con sensibilità argomenti quali il benessere organizzativo e l'equilibrio tra esigenze lavorative e familiari? Se poi ci si accanisce nel colpire le suddette assenze? Come al solito dobbiamo evidenziare che questa Amministrazione bada di più all'immagine che alla concretezza e al benessere organizzativo!
Valorizzazione delle risorse umane o accanimento contro le stesse?
Forse l’Amministrazione vuole tracciare una mascherata linea tra la meritocrazia e la discriminazione. E qualcuno assiste con una strana complicità!
Per noi la sconfitta non è il peggior fallimento … il non aver tentato per evitarlo è il peggior fallimento!
Roma 15 ottobre 2019
Il Coordinamento