Apprendiamo con grande stupore, ma anche con estrema amarezza, che qualcuno di qualche sigla solo ora pretende da parte dell’Amministrazione una maggiore trasparenza e chiarezza sui criteri da applicare per alcune materie, dimenticando però che in precedenza aveva firmato la qualunque, pur di assecondare l’Amministrazione, permettendo quindi quello che ad oggi stiamo assistendo.
E siccome qualcuno ha la memoria corta... vogliamo elencare un po’ di “cosette” fatte e che noi non avremmo acconsentito…
Come dimenticare l’accordo sulle Posizioni Organizzative dove si concedeva all’Amministrazione di elargire risorse unilateralmente, senza che fosse stabilito alcun criterio di distribuzione obiettivo ed equanime?
Come dimenticare la firma che riconosceva le cd indennità sulla sicurezza, e che permetteva al Datore di Lavoro di dirottare le risorse dal FUA per tali attività, sottraendo in tal modo ad ognuno di noi parecchi emolumenti? Non che fossimo contrari all'indennità suddetta ma pretendevamo fosse erogata con risorse di pertinenza dei capitoli sulla sicurezza. E non riducendo le risorse appannaggio del FUA, escludendo per paradosso, tra i beneficiari, gli RLS che sono quotidianamente vicino ai lavoratori...
Come non ricordare chi ha avallato la procedura che prevedeva gli umilianti quiz delle progressioni economiche? E che hanno millantato una certificazione di tali quiz come formazione professionale del personale?
Com’è possibile che si arrivi ad inviare e-mail al personale da stabilizzare, rispondendo che le cose si faranno ma non si può garantire per quest’anno e poi invece ci si arrabatta a produrre comunicati che esprimono esattamente il contrario contraddicendosi nell’operato?
Forse a qualche coordinatore di sigla sfugge anche che i loro cd delegati territoriali invece sostengono che la procedura di stabilizzazione non potrà essere espletata perché la stessa andrebbe a erodere i posti delle progressioni economiche. Ma niente di più falso, alla luce di come è impostato il bando dei passaggi presso la nostra Amministrazione dove in sostanza l’anzianità del dicastero è più elevata.
Ma siccome siamo consapevoli che solo l’Unione fa la Forza … ancora una volta tendiamo loro la mano e li invitiamo a stare sul pezzo, magari insieme a noi che già lo facciamo.
Se poi si arrivasse, perfino, a richiedere maggiori risorse per le cd responsabilità dei direttori delle CC.TT., ricordiamo loro che già è in vigore un accordo che permetterebbe l’utilizzo di ulteriori risorse che discendono dal CUT. Anche se finora la dinamicità della nostra Amministrazione non lo ha permesso.
Per il resto evitiamo di commentare, possiamo solo affermare: ben ridestati dal letargo! meglio tardi che mai (forse).
Noi non cediamo, anche se qualcun altro è già proiettato ad accettare a scatola chiusa l’ennesima proposta dell’Amministrazione imposta arbitrariamente (ad esempio quella sulla valutazione della performance?). Magari avranno già promesso la loro firma, facendo finta di battagliare, ma poi si caleranno le brache.
Tanto strategicamente pensano che, dato che la memoria è corta, dopo un po’ di tempo la gente dimentica chi ha firmato con troppa imperizia accordi capestro! Altro che pretendere trasparenza … si consiglia sempre di leggere attentamente le istruzioni.
Lasciamo loro le belle parole incantatrici… Non è possibile sottostare alla volontà del padrone… arrivando a sottoscrivere accordi capestro!
Invitiamo i lavoratori a mettere a dura prova queste OO.SS. che non fanno altro che prodigarsi a ringraziare gli alti vertici amministrativi… svegliatevi lavoratori brava gente!
Ricordiamo a tali OO.SS. che Nietzsche affermava che per mantenere le promesse bisogna avere buona memoria. Ma se è corta … è impresa assai ardua e si cede alle lusinghe. Quindi consigliamo loro di esercitarla, la memoria, altrimenti si assottiglia e svanisce e si crede di stare pure nel giusto…
Roma, 19 giugno 2019
Il Coordinamento