Relazioni sindacali... non più attuali


Ancora una volta apprendiamo con estremo rammarico che alcuni Dirigenti Generali sono soliti convocare soggetti che non hanno alcuna rappresentatività contrattuale e vengono loro date, almeno così si dice, informazioni che però dovrebbero avere carattere sindacale.

Se così fosse non possiamo prendere atto che, di fatto, è stato soppresso l’Ufficio Relazioni Sindacali,  con il quale fino ad oggi, se pur nel pieno rispetto dei diversi ruoli, si era sempre riusciti ad avere un fattivo confronto sulle molteplici questioni e dinamiche che riguardano, sotto varie sfaccettature, il personale del Dicastero.

Vorremmo solo ricordare che, come sovente afferma l’attuale vice premier, “non porta bene” … non considerare le OO.SS. più rappresentative.

Fatta tale doverosa premessa, venendo ai fatti, sembrerebbe che la Dirigente Generale della Direzione del Personale abbia convocato, su richiesta degli stessi, alcuni lavoratori, forse preoccupati dall’attuale dinamicità amministrativa, ma su questo sono in buona compagnia, e promesso loro prossime mobilità immediate.

Ma sembrerebbe che tali promesse e rassicurazioni non abbiano pienamente soddisfatto i lavoratori tant’è che dopo ulteriori domande incalzanti, su varie tematiche, si è registrata la “grande fuga” per inderogabili impegni sopraggiunti.

Non vorremmo che si stia applicando la regola del “dividi et impera”, con il solo scopo di creare spaccature tra i lavoratori, e soprattutto tra i lavoratori e le sigle al solo fine di permettere all’amministrazione di evitare di applicare criteri trasparenti e corretti su molte tematiche.

Ricordiamo che per molti dipendenti la mobilità è bloccata da parecchi anni e pertanto la stessa dovrà essere garantita equamente a tutti coloro che ne facciano richiesta e ne abbiano diritto, sia tra gli uffici centrali, sia tra gli uffici territoriali verso i centrali e viceversa.

Inoltre rammentiamo che per alcuni lavoratori le possibilità di carriera, premianti la professionalità maturata, sono bloccate da decenni o da ventenni, vedi ad esempio i passaggi tra le aree, con preclusioni per gran parte dei lavoratori.

Pertanto, ci auguriamo che oltre a procedere all’assegnazione dei nuovi funzionari in arrivo (come l’assunzione degli idonei nel breve periodo viste le forti necessità di procedere ad una mobilità interna) sia programmato un chiaro disegno che riesca a premiare tutte le categorie dei lavoratori e non a discriminarle. Difatti non vorremmo che, nel nostro Dicastero, si rifilano seminari sulle discriminazioni e benessere, con belle parole propinate da vari relatori, che peccato non conoscono l’universo che osservano (ma può capitare…). Altrimenti rimangano solo chiacchiere da bar… o meglio da seminario… Troppi dipendenti sono in attesa di prendere quel treno che si chiama, (non desiderio), ma di legittime aspettative di miglioramento della propria vita lavorativa! 

Speriamo che fra mobilità, stabilizzazioni e le nuove assunzioni tramite procedure concorsuali sia interne che esterne vengano “coperte” tutte le carenze organiche sia degli uffici centrali che di quelli territoriali, sempre più in difficoltà, e che da troppo tempo non riescono più a sopportare il carico di lavoro venutosi a creare.

Immaginiamo comunque che le porte di qualche ufficio, di Dirigenza Generale, che a volte sono sbattute, a volte rimangono chiuse per alcuni lavoratori, diventino invece delle sliding doors riservate a chi ha titolo di rappresentatività e per risolvere i problemi concretamente.

Roma 20 giugno 2019

                                                                                              Il Coordinamento

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