Vari istituti, compresa la corte dei conti, hanno stabilito che il nostro Paese ha un alto tasso di corruzione e ne prendiamo atto, ma non abbiamo mai visto elencata tra queste statistiche una categoria di dipendenti pubblici che annidasse al loro interno un gene della corruzione. Eppure secondo la nostra amministrazione esiste e sono i Segretari di Sezione delle CC.TT., che nel corso degli anni stanno subendo misure di controllo che vanno dalla rotazione biennale, secondo noi inutile ad impedire eventuale corruzione, al blocco delle funzioni di accesso al software che gestisce la loro attività.
Ben vengano misure in grado di limitare o impedire fenomeni corruttivi, ma queste devono essere utili ed efficaci e non solo di facciata da apparire quasi vessatorie nei confronti del personale che svolge onestamente e responsabilmente il proprio lavoro.
Questo è quello che sta accadendo con il nuovo software che limita il segretario di sezione nello svolgimento delle sue attività.
Ci sembra surreale che un dipendente che come stabilito dalla legge (D. L. 545/92 art. 35 comma) è tenuto a rispondere agli adempimenti ad esso assegnato, sia dalla norma che dal Collegio giudicante, per svolgere la sua attività debba chiedere previa richiesta motivata scritta e redatta dallo stesso, dal Presidente o dal Giudice o da una delle parti del processo, ad un soggetto terzo autorizzato dal Dirigente.
Queste nuove misure di fatto rallentano lo svolgimento del processo con possibili ritardi sulla consegna del documento o dell’informazione richiesta e che potrebbero avere effetti negativi su tutto l’iter.
Come Sindacato e come Cittadini chiediamo, quanto sia costato in termini economici questa complessa operazione di restyling dei profili di accesso alle funzioni del sistema e se non era possibile adottare altre misure che non complicassero l’attività dei Segretari di Sezione.
Inoltre per ovviare ad un blocco totale dei processi, vista la carenza di personale, i segretari di sezione sono già stati accreditati a ricoprire più funzioni.
Invece di questi provvedimenti inefficaci, ci permettiamo di suggerirne altri che non impedirebbero le normali tempistiche processuali e sarebbero efficaci ai fini della corruzione:
- Limitare alla sola consultazione, le operazioni su altre sezioni;
- Generare un report mensile delle operazioni fuori sezione, dove 5/10 al mese sono nella norma, oltre possono costituire un comportamento anomalo;
Come Sindacato siamo pronti al confronto per evitare e cercare soluzioni che restituiscano dignità all'intera categoria dei segretari di sezione, risultino efficaci nell’attività di anti corruzione e ristabiliscano la giusta tempistica dell’attività processuale.
Roma, 29 marzo 2019
Il Coordinamento