DIPARTIMENTO CHE VAI…… DIRITTO ALLO STUDIO CHE TROVI

L’articolo 46 CCNL 2016/2018 disciplina il diritto allo studio e in particolar modo al comma 1 prevede che: “ai dipendenti sono concessi – in aggiunta alle attività formative programmate dall’amministrazione – permessi retribuiti, nella misura massima individuale di 150 ore per ciascun anno solare e nel limite massimo, arrotondato all’unità superiore, del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione, all’inizio di ogni anno…..

Nell’allegato tecnico alla circolare prot. 0022935 del 25 febbraio 2005, per la gestione dei permessi annuali, si fa riferimento a sei gruppi rispetto ai quali calcolare i contingenti (Dipartimento del Tesoro, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Uffici centrali, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Ragionerie Territoriali dello Stato, Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi, Dipartimento delle Finanze – Uffici Centrali, Dipartimento delle Finanze – Commissioni Tributarie territoriali).

Sembrerebbe però che l’applicazione della soglia del 3% avvenga con modalità diverse nei vari dipartimenti. Ad esempio nell’ottica del gruppo 2 (RGS – Uffici centrali) viene operata un' ulteriore suddivisione in sottogruppi rappresentati dagli Ispettorati.

In tale contesto, utilizzare questa modalità di calcolo risulta essere particolarmente penalizzante per coloro che sono assegnati ad Ispettorati (o altre unità organizzative) che hanno una dotazione organica minore. Esistono addirittura Ispettorati (o altre unità organizzative) che hanno un contingente pari a zero. Tutto ciò crea ovviamente un evidente disparità di trattamento, evidenziata dal fatto che alcuni colleghi non potranno usufruire ( o comunque avranno elevate probabilità di non usufruire) dei permessi studio, per il solo motivo di essere stati assegnati ad un ispettorato (o altra unità organizzativa) più “piccolo”.

Un altro problema è legato all’arrotondamento del contingente. Sia il CCNL che la circolare sul diritto allo studio (la più recente è la circolare Prot. 0143935 del 7 dicembre 2018) chiariscono che l’arrotondamento debba essere effettuato all’unità superiore, mentre il contingente assegnato agli Ispettorati sembra venga arrotondato per difetto. Questo crea una situazione in cui tutte quelle posizione risultanti dal cumulo degli scarti non possono essere usufruite dai dipendenti.

In una situazione del genere, per altro, a poco serve la rideterminazione del contingente effettuata a metà anno, soprattutto per coloro che sono iscritti a corsi di durata annuale (e.g. Master).

È ovvio infatti che con tali modalità ci troveremo in una situazione in cui, in alcuni Dipartimenti, qualsiasi collega potrà presentare in qualsiasi momento domanda alle 150 ore e avere quindi possibilità di accedervi o meno, mentre in altri Dipartimenti chi ha avuto la “sfortuna” di essere assegnato in determinate unità organizzative, non potrà presentare domanda, o comunque dovrà attendere il ricalcolo e l’aggiornamento dei contingenti a metà anno.

Ci si chiede quindi come mai l’Amministrazione non effettui un calcolo del contingente utilizzando sempre lo stesso gruppo di riferimento, cosa che già avviene per i gruppi DT, DAG e DF – Commissioni tributarie territoriali, per evitare che si crei la spiacevole situazione di dipendenti di serie A e dipendenti di serie B.

Già in data 31 maggio 2018 la problematica sopra evidenziata era stata sollevata, in quanto la procedura adottata per l’assegnazione del contingente penalizza alcuni colleghi.

Ribadiamo che tale procedura prevede che qualora le richieste superino il contingente assegnato per ciascun Dipartimento (in particolar modo per gli Ispettorati) si proceda poi ad un ricalcolo interdipartimentale. Peccato però che tale ricalcolo avvenga con molti mesi di ritardo rispetto alla data di richiesta prevista per il 31dicembre di ogni anno.

Suggeriamo quindi che venga riformulata o rimodulata la predetta circolare procedendo ad un’unica graduatoria nazionale gestita dal Dag superando l’annosa questione della suddivisione del contingente ed il relativo ritardo nell’assegnazione.

Roma, 15 febbraio 2019

                                                                  

                                                                                         I GAU