Voci di corridoio sostengono che la Corte dei Conti ha bloccato in questi giorni la procedura di nomina del nuovo Direttore Generale del Personale del MEF, rifiutandosi di registrare il provvedimento di designazione e formalizzando al riguardo un rilievo all'operato dell'Amministrazione.
Inoltre sembrerebbe che la Corte dei Conti abbia chiesto all'Amministrazione di chiarire, entro 30 giorni, nel dettaglio i motivi per i quali si è deciso di prendere dall'esterno il nuovo Direttore del Personale, pur in presenza di oltre 30 istanze di Direttori Generali e di Dirigenti di II fascia dei ruoli del MEF.
Se il tutto fosse confermato, allora significherebbe che l’organo di controllo amministrativo/politico ha sostanzialmente condiviso i dubbi e le perplessità che questa O.S. ha espresso fin dallo scorso 23 ottobre.
Come previsto anche nelle direttive della PCM 11 maggio 2016 e della Corte dei Conti 29 marzo 2018, occorre attribuire priorità, nell'attribuzione degli incarichi, ai Dirigenti appartenenti ai ruoli del MEF, mentre si può ricorrere all'esterno soltanto in caso di valutazione di inidoneità dei candidati interni, motivando dettagliatamente questa scelta.
Al riguardo, saremmo curiosi di sapere che tipo di risposta l'Amministrazione intenderebbe dare nei prossimi giorni alla Corte dei Conti, soprattutto per capire se davvero gli oltre 30 candidati interni sono stati valutati tutti "non idonei" dal Capo Dipartimento DAG.
Ricordiamo, inoltre, che anche una parte politica attualmente al Governo ha fatto proprie le preoccupazioni espresse da questa O.S. a tutela del personale del Dicastero, affermando con note pubblicate sugli organi di stampa che all'interno del MEF esistono senza dubbio le professionalità adeguate per far fronte ad ogni necessità, compresa quella relativa all'incarico di Direttore Generale del Personale.
Lo stesso Ministro dell'Economia e delle Finanze, in diverse occasioni pubbliche, non ha mancato di esprimere il proprio apprezzamento (almeno a parole) per la classe dirigente del MEF.
A tutto questo aggiungiamo anche l’interrogazione parlamentare del 24/01/2019 (allegata) in cui si evince chiaramente che altri schieramenti politici governativi hanno perplessità su quanto sta accadendo su questa procedura al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Adesso la corte dei conti attenderà la risposta del Dicastero, che con molta probabilità avrà delle giustificazioni sufficienti (la solita commedia già successa in altre occasioni) per pararsi da eventuali contestazioni, e procederà alla registrazione del contratto (ci auguriamo per la prima volta di sbagliare).
In ogni caso questa O.S. non smetterà mai di difendere le professionalità interne e metterà sempre in evidenziare tutte quelle situazioni che non rispettano i criteri fondamentali di trasparenza.
Roma, 31 gennaio 2019 Il Coordinamento