Gentile Presidente,
questa O.S. intende farle i migliori auguri per il nuovo incarico di Capo di Gabinetto del Ministero e, nella speranza che il suo arrivo possa segnare una forte discontinuità con il recente passato, intende segnalarle alcune questioni, già sottoposte - senza però nessun risultato di cambiamento - al suo predecessore, allegando alla presente le relative note:
- incarico di Direttore dell'Ufficio di Gabinetto: questa O.S. ha scritto due note in data 7 maggio e in data 8 giugno 2018, inviate anche all'ANAC e alle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti competenti, segnalando alcune che sembrerebbero delle irregolarità nella nomina del Direttore dell'Ufficio di Gabinetto, avvenuta con D.P.C.M. del 28 febbraio 2018, in contrasto con la normativa vigente e con i principi di trasparenza e di pubblicità, senza pubblicazione di apposito interpello pubblico sul sito del Ministero e senza svolgimento di procedura selettiva da parte dell'Amministrazione, nonostante si tratti di un posto dirigenziale di prima fascia dei ruoli del Ministero; questa O.S. le chiede, pertanto, di fare chiarezza, a tutela della professionalità dei dipendenti MEF e della trasparenza, sulle modalità di selezione dell'attuale Direttore di Gabinetto, che sembrerebbe, se le cose fossero confermate, arrivata a questo Dicastero con una chiamata diretta del precedente Capo di Gabinetto nel 2015 dall'Ente Laziodisu, senza nessuna procedura selettiva, e che a questo punto sembrerebbe stata nominata Direttore di Gabinetto senza nessun interpello pubblicato al riguardo;
- incarichi aggiuntivi del Direttore di Gabinetto; come se non bastasse, in aggiunta a quanto osservato al precedente punto (attendiamo chiarimenti), l'attuale Direttore di Gabinetto ricopre 3 incarichi aggiuntivi: componente del CdA di SOGEI, componente del Collegio dei revisori dei conti dell'Autorità Antitrust, componente del Comitato direttivo dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati; conferiti sempre dal precedente Capo di Gabinetto. La scrivente O.S. le chiede, a tutela della trasparenza e della legalità dell'azione amministrativa, di fare chiarezza sulle modalità di attribuzione di ben 3 incarichi aggiuntivi all'attuale Direttore di Gabinetto (come si conciliano 3 incarichi così "pesanti" con il ruolo di Direttore di Gabinetto, che richiede un impegno e una presenza totalizzanti?) e, in particolare, con riferimento all'incarico presso l'Autorità Antitrust, dove alla precedente rappresentante di RGS nel Collegio sindacale è stato revocato l'incarico da un giorno all'altro, senza alcuna motivazione (la vicenda è finita anche su alcuni quotidiani nazionali);
- gestione dei contratti dirigenziali ai sensi dell'art. 19, co. 6, del d.lgs. n. 165/2001 e dei contratti con alcuni esterni presso il Gabinetto: l'attuale Direttore di Gabinetto sembrerebbe aver:
- conferito un incarico dirigenziale ai sensi del citato art. 19, co. 6 al Gabinetto alla moglie di un Ispettore Generale di RGS, e che la stessa abbia scritto e pubblicato un libro per la casa editrice di proprietà della moglie del precedente Capo di Gabinetto;
- conferito carichi di collaborazione presso il Gabinetto ad alcuni esterni, i cui nomi sembrerebbero finiti su articoli di stampa delle scorse settimane in quanto gli stessi sembrerebbe pubblichino tuttora scritti per la citata casa editrice.
Al riguardo, questa O.S. le chiede di fare le opportune verifiche delle citate situazioni e nell’eventualità il tutto dovesse corrispondere al vero dove la peculiarità magari non sia solo l’esperienza professionale, chiediamo di fare "ordine" per ripristinare un immagine corretta e trasparente di questo Dicastero.
Queste circostanze così comunicateci e non chiarite potrebbero sembrare offesa per i tanti vincitori di concorsi per dirigenti e per funzionari che devono magari superare delle prove veramente improponibili, quando invece magari basterebbe essere scrittori della giusta casa editrice. Siamo certi che le scelte fatte siano solo professionali e pertanto chiediamo di aprire un’indagine in tal senso per spegnere queste voci di corridoio che si alimentano sempre più creando dissapori inutili interni, a discapito dell’efficacia ed efficienza della Pubblica Amministrazione;
- indennità economiche connesse agli Uffici di Gabinetto: questa O.S. ha ricevuto numerose segnalazioni da dipendenti degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro, in quanto sembrerebbe che le indennità economiche tipiche dei citati Uffici (che sono classificate in 3 categorie diverse, da 900 a 1900 euro mensili aggiuntivi) vengano attribuite del tutto discrezionalmente ogni mese dal Direttore di Gabinetto, e sembrerebbe anche a chi non è interno al Ministero e ha soltanto un contratto di collaborazione come esterno, senza che siano stati prestabiliti in modo oggettivo e trasparente i criteri in base ai quali si avrebbe diritto a prendere, ad es., la fascia alta; questa O.S. le chiede, pertanto, se il tutto fosse confermato di avviare finalmente una gestione trasparente dell'attribuzione delle citate indennità economiche, che sia rispondente all'effettivo carico di lavoro dei singoli dipendenti e che non avvenga in violazione del d.lgs. n. 165/2001 e della legge n. 241/1990;
- gestione della sicurezza negli Uffici di Gabinetto ai sensi del d.lgs. n. 81/2008: questa O.S., in passato, ha dovuto chiedere per iscritto all'attuale Direttore di Gabinetto di effettuare alcune analisi sulla salubrità e sulla sicurezza degli ambienti di lavoro al primo piano del Palazzo, con particolare riferimento ai condizionatori siti in alcune stanze e alla presenza di gas radon; soltanto a seguito del nostro intervento, l'Amministrazione ha deciso, dopo non poche resistenze da parte dell'attuale Direttore di Gabinetto, di sostituire i condizionatori presenti in alcune stanze, che presentavano evidenti segni di malfunzionamento e di possibile rischio per la salute dei lavoratori; il lavoro, però sembrerebbe non essere stato portato a conclusione e questa O.S. le chiede, pertanto, di riprendere le fila della questione e di completare sia le indagini nelle singole stanze, sia gli interventi eventualmente necessari, anche sostituendosi ad una eventuale inerzia ed individuando i responsabile in quanto è evidente a tutti che non si può scherzare con la salute e con la sicurezza dei lavoratori all'interno del Palazzo.
In attesa di cortese riscontro e di concreti segnali di cambiamento e di discontinuità come più volte proclamato dall’attuale governo ma che all’interno del nostro dicastero ancora poco si è visto, le inviamo i nostri distinti saluti.
Roma, 16 gennaio 2019
Il Coordinatore Generale Il Vice Coordinatore Sostituto
Andrea G. Bordini Nicola Privitera