La nostra O.S. aveva già scritto in data 3 dicembre u.s. sulla presentazione di un emendamento alla Legge di Bilancio, finalizzato a consentire al Ministero dell’Economia e delle Finanze una nuova infornata di "dirigenti per legge" mediante la stabilizzazione automatica e senza concorso di funzionari della Terza Area con un incarico dirigenziale ai sensi dell'art. 19, co. 6, del d.lgs. n. 165/2001 per almeno 3 anni, ci vediamo costretti a tornare nuovamente sul tema delle norme "ad personam".
L’amministrazione in data 5 dicembre u.s. ed a firma dal Capo dell’Ufficio del coordinamento legislativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze ci teneva a precisare che ci eravamo sbagliati, perché l’emendamento da noi evidenziato art. 28.10 era di tutt’altra materia e che invece ciò che chiedevamo noi di respingere era di altra natura e che era stata respinta con manifesta contrarietà sia dagli uffici legislativi che dalla Ragioneria. Inoltre si sottolineava nella medesima nota che l'Amministrazione era venuta a conoscenza dell'emendamento soltanto ex post e per puro caso durante una riunione con le Autorità politiche del Governo ne era venuta a conoscenza.
Contrariamente a noi, sembrerebbe che qualcuno non tenga conto di questi pareri negativi ed a questo punto della professionalità dei soggetti che li hanno espressi presentando con la stessa “manina” un emendamento come da noi evidenziato con precedente comunicato all’art. 28 ma questa volta bis.
Infatti, sembrerebbe che stia circolando tra gli Uffici Legislativi e i Dipartimenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze un nuovo emendamento all'art. 28-bis della Legge di Bilancio che recita (alleghiamo copia): "A tal fine il personale di cui all'art. 7, co. 18 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, appartenente al I e II livello professionale che alla data di entrata in vigore della presente legge risulti in assegnazione temporanea presso il MEF da almeno quattro anni, anche non continuativi, svolti nel corso degli ultimi sette anni, ai sensi dell'art. 3, co. 4 del DM del 23 dicembre 2010, è inquadrato, previo assenso del dipendente, a tempo indeterminato nei ruoli della dirigenza del MEF".
Praticamente se così fosse qualcuno, dentro al Dicastero, sta riprovando ad inserire nella Legge di Bilancio una nuova norma per far diventare pochi intimi "dirigenti per legge": è sufficiente, a questo scopo, essere personale dipendente dell'ex ISAE o dell'ISTAT ed essere in assegnazione temporanea al Ministero dell’Economi e delle Finanze da almeno 4 anni (anche non continuativi) per essere automaticamente e definitivamente inquadrati nel ruoli dei Dirigenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a condizione che l'interessato fornisca il proprio assenso.
Senza concorso, senza selezioni e senza valutazioni, alla faccia della Costituzione e dei poveri illusi che partecipano ai concorsi per la Dirigenza, li superano come vincitori o come idonei e poi devono aspettare anni per essere assunti, con l'approvazione dell'emendamento in questione basta un "sì, lo voglio" per diventare Dirigente (qualcuno poi dovrebbe anche spiegare dove trovare chi, di fronte a una possibilità del genere, dica "no grazie, non voglio diventare dirigente")!!!
Vogliamo pensare che siano le solite voci di corridoio maligne, ma nel caso in cui tutto dovesse corrispondere al vero questa volta siamo tutti già informati, che sta circolando un'ipotesi di norma nel senso che abbiamo sopra descritto e che, naturalmente, speriamo che non sia approvata in quanto sarebbe un ulteriore schiaffo alla professionalità dei lavoratori del Ministero dell’Economia e delle Finanze, già messa a dura prova dalle scelte dell'Amministrazione in altri settori.
Roma, 13 dicembre 2018 Il Coordinamento