Poche ore fa questa O.S. ha scritto alle Autorità politiche del MEF, al Capo di Gabinetto, al Capo dell'Ufficio Legislativo e al Capo Dipartimento DAG per chiedere notizie urgenti in merito alla presunta presentazione di un emendamento alla Legge di Bilancio, che interviene nella delicata materia della prevenzione incendi e della sicurezza negli immobili pubblici (n. 42.032 riformulazione MEF), in quanto vorremmo capirne la finalità e soprattutto la rispondenza al'interesse pubblico generale, cosa che non ci sembra scontata dalla lettura della norma.
Ci vediamo già costretti a scrivere di nuovo e a segnalare un ulteriore emendamento ad personam che è stato presentato alla Legge di Bilancio: parliamo dell'emendamento n. 28.10, che introduce il comma 12-octies, che prevede: "Per garantire l'operato degli Uffici salvaguardando le professionalità esistenti, il MEF procede ad inquadrare nel proprio ruolo dirigenziale il personale assunto mediante pubblico concorso e in servizio presso l'Amministrazione finanziaria, con almeno dieci anni di anzianità nella terza area e in possesso del titolo di studi universitario, che abbia svolto, in forza di uno o più contratti di lavoro a tempo determinato, funzioni dirigenziali nell'Amministrazione finanziaria per almeno tre anni continuativi, conseguendo valutazioni tutte positive".
Praticamente si tratterebbe di una nuova infornata di "dirigenti per legge", in quanto, se l'emendamento fosse approvato, il MEF dovrebbe inquadrare automaticamente - cioè senza un concorso - nel ruolo dei dirigenti i funzionari della Terza Area che, per almeno 3 anni, abbiano avuto un incarico dirigenziale al MEF ai sensi del comma 6 dell'art. 19 del d.lgs. n. 165/2001, con valutazioni tutte positive.
Vogliamo pensare che sia soltanto un caso che l'emendamento consentirebbe, ad esempio, a certi funzionari del Gabinetto che hanno avuto un comma 6 per 3 anni di essere definitivamente inquadrati come dirigenti MEF a tempo indeterminato, alla faccia dei tanti poveri illusi che fanno concorsi per la dirigenza, li superano come vincitori o come idonei e poi devono aspettare anni per essere assunti.
Ed è sicuramente soltanto un caso se nell'emendamento rientrerebbe anche una funzionaria, da anni in comando al Gabinetto del MEF, fino a pochi mesi con un comma 6 proprio al Gabinetto (come lei, comunque, c'è un altro caso di un funzionario al Gabinetto del MEF da pochi mesi rimasto senza comma 6).
Ed è sicuramente soltanto un caso se la funzionaria in questione è moglie di un Ispettore Generale di RGS che ha scritto libri per la Casa editrice legata al vertice del Gabinetto MEF e li ha presentati in eventi pubblici con la partecipazione dell'eminenza grigia del MEF.
Siamo sicuri che il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, anche se l’emendamento è ben sponsorizzato, ponga il suo diniego a questa operazione che sembrerebbe qualora confermata fuori da ogni regola.
Queste sono le “manine” che forse approfittano del ruolo politico di privilegio che hanno per emanare norme che possano garantire favori solo alla cerchia di amici, facendola passare per una norma che veda riconosciuti i meriti di tutti.
Mentre quando abbiamo chiesto che venisse riconosciuta la professionalità profusa da anni dal personale della I e II Area ci è stato risposto che la norma prevede l’avanzamento solo per coloro che posseggono i titoli ( Diploma per II Area e Laurea per la III Area).
Il concorso per accedere alla III Area prevede QUIZ, due prove scritte e l’orale mentre per diventare Dirigente basta una norma.
Perché non proporre una norma? Non ci sono forse amici da aiutare tra il personale delle Aree?
Chiediamo, quindi, ancora una volta al "Governo del cambiamento" di dare un chiaro segnale di rinnovo e cambio di rotta, di verificare se quanto detto corrisponde al vero augurandoci che siano le solite voci di corridoio maligne e chiediamo a grande voce di riconoscere la professionalità di tutto il personale sia esso Dirigente o meno.
Roma, 3 dicembre 2018
Il Coordinamento
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