Possiamo immaginare del perché ad alcune OO.SS. non piacciano le nostre citazioni... difatti, non è facile, non conoscendole, andarle a cercare su internet, dato che ciò comporterebbe uno sforzo a cui forse non sono abituati.
Certo che il gran vociare dei colleghi del MEF lungo i corridoi contro di loro li ha costretti a dover rispondere, in quanto già si avverte che ulteriori ritardi di pagamenti non potrà che essere addebitato a loro, almeno per ciò che concerne il FUA 20%.
Ma visto che si parla di lotte impavide ancora i lavoratori si domandano, ma quando c’è da lottare veramente questi dove si sono rintanati?
Quando le risorse stanziate per il 165 (la cd cartolarizzazione) e/o per FUA erano state tagliate o erano divenute irrisorie … e poi frettolosamente rimpinguate loro dov’erano?
Quando parte del personale veniva escluso dal Fondo di Previdenza, loro dov’erano?
Quando l’anno scorso le risorse da destinare agli incentivi erano a pari “0” euro, loro dov’erano?
Forse a fare i quiz per le progressioni economiche? Progressioni tanto bistrattate ai tavoli ma poi sostenute e superate.
MA proprio oggi, che ci sono dei chiari impegni assunti da parte dell’Amministrazione, si vuole recitare solo il ruolo della comparsa (a discapito dei lavoratori)?
A qualcuno piace vincere facile ma i lavoratori sono troppo intelligenti per cascare i simili tranelli. Ci viene in mente una risposta tratta dal film “squadra antimafia” con Tomas Milian.
Avremmo voluto rappresentare con un diagramma di Venn la loro inclusione ai tavoli nazionali ma saremmo stati accusati di essere troppo colti e quindi non lo facciamo.
Purtroppo vorremmo scrivere altro, ma a differenza di loro, che non hanno di meglio da fare siamo troppo impegnati a seguire gli interessi dei lavoratori, che rispondere a chi ormai rappresenta solo se stesso e ormai intende per lotta solo scrivere quattro sciocchezzuole su dei volantini.
Se questo è sindacato.
Roma, 27 novembre 2018
Il Coordinamento