Poco più di un anno fa vi abbiamo raccontato circa un evento, avvenuto presso una sala nei pressi di Piazza di Spagna, che era stato teatro della presentazione di un libro di un Ispettore Generale della RGS, pubblicato curiosamente dalla casa editrice di proprietà di un alto dirigente del Gabinetto al MEF, ufficio in cui, altrettanto curiosamente, la moglie dello “scrittore” risultasse in comando ricoprendo, da funzionario, un incarico di Dirigente ex articolo 19 comma 6. In altre parole, il non plus ultra dei privilegi tanto cari alla Casta.
E dato che, da che mondo e mondo, il lupo perde il pelo ma non il vizio, sembrerebbe che qualche mese dopo si sia verificato un analogo evento “ludico”, stavolta presso la Camera dei Deputati: sarebbe infatti stato presentato un volume sul regime giuridico delle autostrade a cura dell’allora Capo Ufficio Legislativo del MEF nonché dell’ex Vice Capo di Gabinetto (adesso promosso alla Cassa Depositi e Prestiti), alla presenza, ovviamente, dell’Amministratore Delegato Autostrade Italia S.p.A., ma anche, e qui ritornano vecchie coincidenze, dell’attuale Capo di Gabinetto.
Qualcuno potrà continuare a considerare tali fatti normali, in un paese in cui i privilegi di pochi di solito prevalgono sugli interessi legittimi degli altri. Noi invece non ci rassegniamo e continuiamo a porci le stesse domande, ora come allora: chi paga? Esiste un rapporto “particolare” tra chi eroga le risorse e chi le percepisce? È ancora eticamente tollerabile, in un periodo in cui sempre di più vengono chiesti sacrifici ai lavoratori ed ai pensionati (nonostante le promesse propagandistiche dei vari governi di turno), che solo alcuni privilegiati continuino a godere di corsie preferenziali che, ancorché perfettamente legali, abbiano l’ovvio effetto di rimarcare una condizione di “ceto” sociale, quasi a voler sottolineare la differenza tra loro ed i comuni mortali.
Roma, 19/10/2018
Il Coordinamento