TU CHIAMALA, SE VUOI, DISIFORMAZIONE…

Nella giornata del 14 giugno us abbiamo letto un comunicato di una sigla, che riportava una serie di inesattezze grossolane. E ci preme quindi dover rispondere, non per difenderci, ma solo perché non riusciamo proprio a capire se si tratti di beata ignoranza, ipocrisia o malafede …

Nel richiamato comunicato si affermava che noi avremmo avallato le scelte operate dall’Amministrazione (non si sa in che modo) che depauperavano le risorse del FUA per pagare le cd indennità di sicurezza o l’indennità per la posizione organizzativa! Questa cosa non è mai avvenuta! è falsa! ed è risaputa la nostra avversione per accordi che sottraggono le risorse dal FUA. Infatti, numerosi comunicati della nostra sigla hanno espresso tutto il contrario di quanto millantato ieri dalla sigla "avversa"; in essi si denunciava come tali indennità avessero fatto perdere nelle tasche dei dipendenti MEF circa 750 euro pro capite; inoltre, in vari comunicati sulla sicurezza, si invitava calorosamente l’Amministrazione a utilizzare per la sicurezza le proprie risorse economiche e non quelle dei lavoratori. E pensare che solo noi e quella sigla non firmammo quegli accordi … e son passati solo pochi anni … che memoria breve!

Anzi oggi li sfidiamo a pubblicare tali accordi, in cui ci sarebbe la sigla della UIL, e con i quali sono state sottratte le risorse al personale dal FUA per dirottarle alla sicurezza e alle posizioni organizzative!

Ci si contesta di aver avallato il DM sulla prelex, cosa che non è mai avvenuta, anche qui i nostri comunicati parlano chiaro come anche durante l'assemblea unitaria … E, per assurdo, nel comunicato citato si suggerirebbe in sostanza la stessa proposta rappresentata da CGIL, CISL e UIL!

Eppure, per la battaglia della perequazione dell’indennità di amministrazione, ci siamo sobbarcati, come sigla, l’onere di essere i promotori di una rete intersindacale che prevedesse un tavolo, insieme al sottosegretario con delega al personale e con L’Amministrazione, tutte le sigle sindacali del MEF, nessuna esclusa!

Certo abbiamo il difetto di firmare accordi in cui si avvantaggia il personale (vedi il caso delle CC. TT.).

Certo non osteggiamo una norma che, con la LB 2018 e seppur in modo inopportuno per i criteri adottati, introita risorse fresche per il Dicastero (il famigerato comma 685)… Ma contestiamo la criticabile allocazione di risorse umane e finanziarie e ci battiamo per una giusta riallocazione delle stesse. Insomma a farla breve ci piacerebbe anche noi gridare, come loro, che vogliamo: LA BOTTE PIENA E LA MOGLIE UBRIACA!!! … CANTARE E NON PORTAR LA CROCE!!! … LA ROSA SENZA SPINE!!!

Ma stiamo scherzando, chiaramente, e non facciamo del turpe populismo per accaparrarci consensi … ci contraddistinguiamo per la NOSTRA serietà, da sempre.

Inoltre, riguardo al passaggio sul CCNL ci preme sottolineare che chi non sottoscrive il contratto, da sempre, non può poi pretenderne né l'applicazione, secondo i propri principi vagheggiati né di partecipare alle relative riunioni. Confusione su confusione!

Ma ci stiamo interrogando su quali delle loro proposte, in passato, abbiano comportato dei vantaggi per i lavoratori.

Da ultimo, finiamo col dire che è azzardato paragonare i dipendenti del MEF ai "tonni" e diffamare la figura dei vecchi tonnaroli, che facevano un lavoro pesante sapendo che i due migliori momenti per pescare sono solo quando piove e quando non piove!!! Certo mica come fare comunicati tendenziosi non per fare controinformazione … ma solo disinformazione … magari al fresco dell’aria condizionata e mangiando proprio un bel tramezzino con pomodoro e … tonno… dei tonnaroli!

Ribadiamo che, rispetto ad altri, siamo sempre accorti, documentati e informiamo il personale affinché … non cada nella rete del ribelle disinformatore … Bisogna saper distinguere la luce delle stelle da quella delle lampare!!!

 

Roma, 15/6/2018

                                                                                      Il Coordinatore Provinciale                                                                                     

                                                                                              Pasquale Rugiero