Molti colleghi sono rimasti indignati e basiti dal fatto che non sapevano che nel Palazzo vivesse ancora la bella addormentata del MEF, paladina, ma solamente nei suoi sogni, delle prerogative dei lavoratori, agognante di sedere alle tavole rotonde contrattuali e di rappresentare i lavoratori.
Lo hanno scoperto anche i nuovi funzionari assunti al dicastero, ai quali la principessa sonnolenta, dopo averli ignorati per quasi due anni, ha mandato una mail delirante (sarà colpa del sonno) in cui si dichiara loro protettrice sin dall’emanazione del loro bando di concorso, promettendo inquadramenti automatici, profili professionali immaginari, ricchi premi e cotillons. Ma dato che i giovani colleghi non hanno l’anello al naso e non vivono nelle favole, siamo certi che riserveranno all’onirica donzella l’accoglienza e l’attenzione che certamente merita.
Ma suvvia carissimi, i sogni son desideri! e per fortuna per i lavoratori c’è chi risolve e si prodiga per loro rimboccandosi le maniche e non metaforicamente nei propri sogni …
Se poi alla bella addormentata capita di perdere il contegno, invitando chi vuole riportarla nel mondo reale a non occuparsi di lei con parole eleganti da cui trasuda la sua nobiltà d’animo (vedi immagine), noi non possiamo che perdonarla, perché le principesse delle favole possono tutto…o quasi.
Infatti, ove la principessa, passando davanti ad uno specchio, domandasse “Specchio, specchio della mia beltà, avrò mai la rappresentatività?”, immaginiamo che lo stesso, proditoriamente, non potrebbe che rispondere “TU…NO!”. Perché d’accordo che siamo nel mondo delle favole, ma a tutto c’è un limite…
Roma 18 aprile 2018
Il Coordinamento