PRELEX E PEREQUAZIONE

I soldi per la perequazione ci sono. Chiediamo che venga utilizzato come veicolo normativo il DEF e, qualora non si potesse per l’assenza di un governo politico, chiediamo un impegno formale dell’Amministrazione per la prima occasione utile

Riteniamo indispensabile fornire un ulteriore chiarimento sulla vicenda poiché a nostro avviso si sta facendo molta confusione sull’argomento, con le varie voci di corridoio che si intrecciano: per essere chiari, non siamo soddisfatti, sulla probabile applicazione della c.d. “norma prelex” (comma 685 Legge di Bilancio 2018) perché rischia non solo di creare ulteriori e ragguardevoli disparità fra colleghi interessati dal provvedimento ma anche tra coloro che la percepirebbero.

Ma attenzione: i 7 milioni di euro destinati per questa norma non sono quelli che interesserebbero l’indennità di perequazione.

Su tale indennità malgrado si fosse avuto il sostegno dell’autorità politica sulla bontà e correttezza di tale rivendicazione, abbiamo riscontrato la poca “incisività” della stessa a dare seguito alla proposta emendativa in sede di approvazione del Disegno della Legge di Bilancio 2018. Ciò avrebbe garantito la perequazione dell’indennità di amministrazione per tutti i lavoratori delle cd aree del MEF, nessuno escluso, e cosa più grave pur sapendo che su tale operazione fosse stata garantita la necessaria copertura finanziaria, ma invece si è preferito creare ulteriore disparità tra i colleghi con la predetta norma.

La perequazione, le cui somme necessarie a finanziarla sarebbero già dovute essere accantonate, e ciò permetterebbe di valorizzare adeguatamente ed equamente la dignità professionale dei lavoratori, che per noi rappresenta un diritto essenziale. Pertanto ci aspettiamo eventuali proposte in tal senso nel DEF e siamo vigili!

Invece tornando in merito alla distribuzione delle somme della “prelex” sembrerebbe che la Ragioneria Generale dello Stato abbia predisposto una bozza di Decreto da presentare al Ministro che prevede una suddivisione in due fasce retributive riguardanti gli uffici di diretta collaborazione alla attività prelegislativa (circa 400 euro pro capite mensili) ed una riguardante gli uffici di supporto (circa 200 euro pro capite mensili). Per quanto riguarda i Dirigenti le quote per fasce sono 1.500 euro e 1.200 euro. Di fatto tale “proposta” sembrerebbe escludere gli UCB, gli uffici territoriali e infine gli Uffici di Gabinetto del Dicastero.

La proposta produrrebbe una “forbice” ampia tra le due fasce e per di più non si comprendono i criteri adottati che hanno permesso di determinare tali quote.

Anche se sembrerebbe che tale proposta non abbia incontrato il favore del Ministro questa O.S. presterà attivamente la dovuta attenzione sia affinché la distribuzione delle somme “prelex” possa risultare equa ed imparziale, monitorando che la suddetta “forbice” tra dipendenti e dirigenti, (il cui compenso ordinario, ribadiamo, sarebbe comunque già omnicomprensivo per gli eventuali orari disagevoli) non risulti troppo ampia, sia che la norma sulla perequazione raggiunga un esito positivo, altrimenti sarà il giudice a stabilirlo.

Ribadiamo con forza e convinzione che ogni ufficio (territoriale e centraleche sia) abbia riconosciute le proprie specificità e che ogni dipendente venga giustamente considerato per come si adoperi per raggiungere gli obiettivi con senso di responsabilità! Inoltre, per colmare l’ulteriore ingiustizia che colpirebbe coloro che non rientrano nel provvedimento, chiederemo che siano utilizzate ulteriori risorse per il personale delle RR.TT.S. a beneficio dell’attività di antiriciclaggio così come sono state trovate le somme per il personale delle CCTT tramite il CUT.

Pertanto tutti devono avere il giusto riconoscimento ed un’adeguata retribuzione che non può essere differenziata in modo così netto in base alla collocazione di sede e/o di ufficio. Ci aspettiamo quindi che per tutti gli uffici esclusi da tali “emolumenti” extra ( CUT e “prelex” ) ci si adoperi per trovare le giuste risorse al fine di non creare una suddivisione netta tra i lavoratori considerandone alcuni di serie A e altri di serie B!

Da ultimo chiediamo, per tutti i motivi rappresentati, un incontro urgente.

Roma, 29 marzo 2018

IL COORDINAMENTO