L’INTERESSE DEI POCHI, LE RAGIONI DEI MOLTI

Ci giungono notizie riguardo alcune riunioni, in corso in queste ore, che avrebbero ad oggetto i criteri di distribuzione del compenso introdotto dal comma 685 delle legge di bilancio 2018 a beneficio delle attività di supporto ai lavori parlamentari.

Premettendo doverosamente, a scanso di equivoci, che la UIL è, a prescindere, favorevole a qualsiasi tipo di maggiorazione economica di cui possa beneficiare il personale, in tutto o anche in parte, con riferimento a particolari attività svolte, come già avviene in diversi settori all’interno del MEF, per cui, a differenza di altri, non ci sfiora nemmeno l’idea di poter ricorrere alle vie legali per bloccare tali emolumenti, è altrettanto chiaro però che non possiamo non censurare eventuali azioni, da parte dell’Amministrazione, che avessero l’effetto di creare ingiustizie e disparità di trattamento a vantaggio dei “soliti noti”, come pare stia avvenendo in questi frangenti.

Sembrerebbe infatti che una rilevante parte del compenso su indicato potrebbe essere distribuita, in barba alle funzioni effettivamente svolte, “a pioggia” a tutti i dirigenti della Ragioneria Generale, mentre per quel che concerne la restante quota, andrebbe a premiare solo una parte dei dipendenti, appartenenti unicamente alla terza area, restando dunque esclusi tutti gli altri lavoratori che, pur esercitando analoga attività, non potrebbero beneficiare della maggiorazione semplicemente perché appartenenti ad una diversa qualifica funzionale.

Noi come UIL ci siamo sempre battuti, e continueremo a farlo, affinché tutto il personale possa essere adeguatamente ricompensato e gratificato economicamente per il lavoro di, alto profilo, che viene svolto quotidianamente a tutti i livelli e su tutto il territorio; per cui ben venga l’aver previsto uno specifico compenso per la cosiddetta attività “prelegislativa”, purché non si trasformi, come pare possa accadere, in un odioso privilegio riservato a pochi, che giocoforza creerebbe odiose disuguaglianze salariali tra lavoratori che svolgono uguali mansioni, unite a fisiologiche incomprensioni che andrebbero a minare l’ambiente di lavoro.

Inoltre, è bene ricordare come sia in corso una vertenza, portata avanti unitariamente con le altre OO.SS., volta ad ottenere una perequazione dell’indennità di amministrazione per tutto il personale del MEF; ed ancora, abbiamo da tempo richiesto, come UIL, la necessità di reperire risorse dall’attività di antiriciclaggio da destinare al personale delle Ragionerie Territoriali in ragione del proficuo lavoro che da anni portano avanti con professionalità in tal senso, così come, d’altronde, avviene per i colleghi delle Commissioni Tributarie: a tal proposito, giova ricordare come siamo ancora in attesa delle modifiche normative ripetutamente ed insistentemente richieste, che vadano a modificare un sistema di distribuzione del CUT non accettabile, e che riserva circa il 70% del contributo per i magistrati, a danno dei dipendenti che poi sono quelli che con grande sacrificio riescono a centrare gli obiettivi; in aggiunta, visto che gli stessi giudici, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate, percepiranno le somme ad aliquota media, ci si augura che la stessa applicazione sia garantita anche al personale…

Ancora una volta, dunque, registriamo con amarezza che qualcuno continua a guardare al proprio orticello, e che di conseguenza la solidarietà continua ad essere un concetto ormai sconosciuto. Ad ogni modo, cercheremo comunque di monitorare la situazione, tenendovi informati su ogni tipo di sviluppo. 

Roma, 1 marzo 2018

                                                                               IL COORDINAMENTO