Vi abbiamo notiziato, nei mesi scorsi, riguardo i vari tavoli tecnici costituiti con il compito, almeno sulla carta, di costruire, attraverso un percorso comune tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali, un sistema di valutazione delle performance individuali che potesse riuscire a soddisfare le esigenze di entrambe le parti ed rispondere, dunque, sia a canoni di efficienza che di trasparenza, oggettività e riscontrabilità.
Il tentativo, come già raccontato al termine di quell’esperienza (vedi ANSIA DA...PERFORMANCE) si è rivelato estremamente infruttuoso, oltre che confuso, pasticciato, e quel che è più grave, appariva destinato a raggiungere un risultato di stampo chiaramente “brunettiano”, vale a dire l’antitesi di quel “miglioramento organizzativo” e di una “valorizzazione del capitale umano” millantati in fase di presentazione del documento di policy, e che alla fine, siamo pronti a scommettere, avrebbe ricalcato la nota del Capo Dipartimento DAG del 30/12/2016 già nettamente respinta dalla UIL.
In questi giorni, invero, ci giungono notizie che vedrebbero l’IGOP in procinto di perfezionare e rendere operativo, in modo del tutto unilaterale, il nuovo sistema di valutazione del personale tramite l’emanazione di un apposito Decreto Ministeriale. Tale circostanza, chiaramente grave ed inaccettabile, si andrebbe anche a scontrare con quanto previsto dal nuovo CCNL, che entrerà definitivamente in vigore tra qualche giorno, che all’art.7, comma 6, lett. b demanda alla contrattazione la definizione dei criteri valutativi e dell’attribuzione dei premi correlati alla performance.
Ci vediamo dunque costretti, ancora una volta, a diffidare l’Amministrazione dal porre in essere comportamenti che, oltre ad essere lesivi della dignità dei lavoratori, siano oltretutto contrari alla nuova normativa vigente. In tal senso vigileremo e vi terremo informati.
Roma, 5 febbraio 2018
Il Coordinatore Sostituto Il Coordinatore Generale Il Vice Coordinatore
Valerio Romito Andrea G. Bordini Pantalea Anzalone