Il comma 1129 della Legge di Bilancio 2018 va finalmente a risolvere una problematica molto sentita da tantissimi dipendenti del MEF “protagonisti” loro malgrado di un’ingiustizia che, a breve, dovrebbe essere sanata. Infatti al Ministero dell'Economia e delle Finanze viene data facoltà di coprire le proprie carenze nei profili professionali della terza area assumendo in ordine di graduatoria, nel limite massimo del 50 per cento delle facoltà assunzionali per il 2018, i candidati risultati idonei nelle procedure selettive interne per il passaggio dalla seconda alla terza area con graduatorie approvate a decorrere dal 1° gennaio 2010.
Verrebbe dunque data soddisfazione alle legittime pretese dei 106 idonei al concorso per il passaggio alla terza area F1 (allora denominato passaggio alla posizione C1) ancora in servizio, che in questi anni hanno atteso invano una apertura successiva mai concretizzatasi, nonostante l’Amministrazione nel frattempo abbia bandito ben due concorsi per l’accesso alla terza area ignorando completamente le prescrizioni già imposta dallo stesso decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (Legge Brunetta), che imponeva alle amministrazioni dello Stato, prima di autorizzare l'avvio di nuove procedure concorsuali, l’obbligo di verificare sia l'avvenuta immissione in servizio, nella stessa amministrazione, di tutti i vincitori collocati nelle proprie graduatorie vigenti di concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato per qualsiasi qualifica, nonché l'assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti e approvate a partire dal 1 gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza.
Attendiamo dunque che venga resa giustizia, seppur con colpevole ritardo, nei riguardi di un’evidente mancanza, e questo grazie al lavoro di quelli che in questi anni hanno perorato una giusta causa al fine di ripristinare uniformità di trattamento per coloro che con sacrificio avevano affrontato una selezione durissima, cosa che non era avvenuta in altre amministrazione che avevano scelto modalità molto più “blande”, e che finalmente vedranno ripagati i frutti del loro impegno e della loro pazienza.
Durante la riunione del 17 gennaio, in realtà, alcune OO.SS. hanno paventato l’esistenza di altre graduatorie di idonei, oltre quella relativa al passaggio a C1, che rientrerebbero nel beneficio di legge: l’Amministrazione, al riguardo, ha fatto intendere che, nel caso occorrano ulteriori verifiche in merito, potrebbe congelare il relativo provvedimento di inquadramento che, ha tenuto a specificare, costituisce una possibilità e non un obbligo. Il nostro auspicio è che, nel rispetto delle pretese di tutti purché legittime, non si perda ulteriore tempo nel regolarizzare la situazione, ma soprattutto non si cerchino pretesti per provare a “boicottare” definitivamente tale indispensabile risultato.
Fa sorridere, al contempo, scoprire come qualcuno si arroghi il merito esclusivo per la soluzione della vicenda, così come appare persino superfluo fare le nostre precisazioni sulla vicenda, convinti che chi ci segue sa perfettamente quali sono state le nostre azioni nel corso di questi anni, tant’è che non abbiamo avvertito alcuna necessità di esplicitare alcuna primigenia a vicenda conclusa poiché siamo soliti informare quotidianamente i lavoratori sul lavoro svolto, e non solo in prossimità di appuntamenti elettorali, e che dunque sono perfettamente al corrente di chi dà loro una tutela continua e disinteressata.
Roma, 17 gennaio 2017
IL COORDINAMENTO