Con nota prot. n. 154390 del 1 dicembre u.s., in riscontro alla richiesta di chiarimenti e di accesso civico presentata lo scorso 9 novembre dalla Scrivente O.S., la dott.ssa Susanna La Cecilia, Direttore Generale DRIALAG, ha fornito risposte parziali e insoddisfacenti ai quesiti posti.
Si chiede, pertanto, alla S.V. il riesame della richiesta di accesso civico già presentata il 9 novembre, ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. n. 33/2013, per i motivi di seguito indicati.
- La procedura di gara oggetto della sentenza del Consiglio di Stato n. 3110 del 26 giugno 2017 è stata indetta da Consip il 18 marzo 2016 ed è stata aggiudicata alla società Ernst&Young. Dai documenti richiamati nella risposta emerge che la gara aveva ad oggetto l'acquisizione di risorse professionali da utilizzare a supporto delle attività svolte direttamente dalla Consip stessa e non anche dal MEF. Il fatto che la gara prevedeva espressamente che l'esecuzione dei servizi potesse svolgersi "presso le sedi e gli uffici di Consip, del MEF, nonchè delle altre pubbliche amministrazioni di volta in volta individuate sul territorio nazionale per la necessità di specifici interventi" non ha alcun effetto sull'oggetto della gara, che resta limitato alla consulenza in favore di Consip e non anche in favore del MEF. La sede di esecuzione dei servizi non ha nulla a che vedere con l'oggetto della gara. La risposta della dott.ssa La Cecilia sul punto è del tutto insoddisfacente, in quanto, se si seguisse il ragionamento fatto, si dovrebbe ammettere che anche tutte le "altre pubbliche amministrazioni" possano avvalersi di consulenti selezionati per le esigenze della Consip. E quanti consulenti dovrebbe prendere Consip per soddisfare le esigenze delle "altre pubbliche amministrazioni"? Chiediamo, pertanto, alla S.V. l'accesso ai documenti che consentirebbero l'utilizzo della consulenza CONSIP direttamente da parte della DRIALAG, e ciò allo scopo di tutelare le tante professionalità interne all’amministrazione, mortificate ogni giorno da impossibilità di carriera, anche economiche.
- Nella risposta alla richiesta si fa riferimento all'art. 49-bis del d.l. n. 69/2013 e al fatto che il Commissario straordinario alla revisione della spesa può avvalersi, nell'esercizio delle sue funzioni, delle "risorse umane e strumentali del Ministero dell'economia e delle finanze". Anche su questo punto la risposta della dott.ssa La Cecilia è del tutto insufficiente, in quanto contrasta sia con la norma richiamata (che fa riferimento alle "risorse umane e strumentali del Ministero dell'economia e delle finanze" e non anche ai consulenti esterni di Consip), sia con il bando di gara (che non prevede in nessun punto che i consulenti di Consip possano essere utilizzati anche dal Commissario alla revisione della spesa). Chiediamo, quindi, alla S.V. chiarimenti - anche attraverso l'accesso ai relativi atti e provvedimenti - sul titolo giuridico in base al quale la DRIALAG utilizza, per conto del Commissario alla revisione della spesa, i consulenti esterni scelti da Consip, considerato che in nessun punto la norma citata e il bando di gara prevedono questa possibilità.
- Il numero di consulenti utilizzati dalla DRIALAG non sarebbe "predeterminato, in quanto le attività di supporto alla revisione della spesa rientrano nell'ambito di un progetto che non contempla necessariamente un costante impiego di risorse professionali, in funzione delle diverse fasi progettuali". Anche su questo punto la risposta della dott.ssa La Cecilia è insoddisfacente, in quanto non si comprende nè quale sia il "progetto" del quale parla (dove è consultabile? Di quale documento si tratta? In quante fasi progettuali è diviso?), nè chi definisce il numero congruo di consulenti di volta in volta utilizzabili (il Commissario? La Consip? La DRIALAG?). Ribadiamo che ci risulta che la DRIALAG si avvale (almeno) di 5 consulenti esterni, e chiediamo alla S.V. l'accesso al "progetto" citato e agli atti con cui si definisce il numero "congruo" di consulenti da utilizzare.
- Sui costi finora sostenuti dalla DRIALAG per i consulenti di Ernst&Young, prendiamo atto dei numeri indicati dalla dott.ssa La Cecilia (più di 500.000 euro!!!) e ci chiediamo con tristezza e rammarico come mai quando si tratta di trovare soldi per premiare i dipendenti meritevoli del MEF è tutto problematico, mentre se si devono pagare consulenti esterni l'amministrazione stanzia ingenti finanziamenti sui capitoli di spesa della DRIALAG. Chiediamo, inoltre, di conoscere dalla S.V. i CV dei 3 consulenti di cui si avvarrebbe la dott.ssa La Cecilia, in quanto, se la matematica non è un'opinione, ognuno di loro avrebbe finora ricevuto compensi al pari di quelli dei Direttori Generali del MEF (devono essere 3 fenomeni questi consulenti esterni!!), con la differenza che i CV dei Direttori Generali sono pubblicati sul sito del MEF, mentre quelli dei 3 consulenti esterni utilizzati dalla DRIALAG no...
- Infine, la risposta data è del tutto omissiva sia sul nominativo del responsabile della gestione dei consulenti esterni (si parla genericamente di un "funzionario interno alla Consip", senza specificare alcunchè), sia su quello addetto all'interno del Palazzo (si dice soltanto che "la responsabilità permane in capo alla scrivente Direzione"), sia sulle iniziative che la dott.ssa La Cecilia ha adottato al fine di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato n. 3110 del 26 giugno 2017, che ha annullato la gara di consulenza Consip per “violazione dei limiti di concorrenza e di ragionevolezza”. Chiediamo, quindi, alla S.V. l'accesso agli specifici atti contenenti le informazioni e gli elementi richiamati anche in questo punto, con particolare riferimento alle iniziative adottate dalla dott.ssa La Cecilia al fine di dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato n. 3110/2017, che ha annullato la gara Consip aggiudicata alla Ernst&Young.
In attesa di cortese riscontro, inviamo distinti saluti.
Roma,16 gennaio 2018
Il vice Coordinatore Il Coordinatore Generale Il vice Coordinatore
Nicola Privitera Andrea G. Bordini Guido Compagnone