Alle OO.SS. Nazionali del MEF
A tutte le RTS
Nel recente comunicato “Ci risiamo” la UIL PA ha posto in evidenza lamentele e suggerimenti recepiti dalle varie sedi territoriali. È proprio con quel comunicato, che probabilmente ha suscitato nervosismo in qualche Organizzazione sindacale forse perché si è sentita colpita dalle nostre affermazioni, che la UIL PA ha lanciato un chiaro appello contenente un duplice messaggio: in primis ai lavoratori, nel senso che la UIL quale maggiore forza sindacale sarà sempre al loro fianco, e alle altre Organizzazioni sindacali del MEF affinché si possa realizzare un fronte comune per portare sul tavolo di trattativa nazionale talune problematiche di interesse comune per tutti i lavoratori.
Saremmo degli spregiudicati utopisti se pensassimo di ignorare il particolare momento di incertezza che sta caratterizzando il nostro Paese, sia dal punto di vista politico, con la mancanza di un interlocutore stabile, sia dal punto di vista economico, con l’ondata di crisi che l’attraversa e che per fortuna, stando agli ultimi rilevamenti statistici, sembra mostrare spunti inequivocabili di superamento con timidi segnali di crescita economica. Riteniamo, tuttavia, che l’Amministrazione debba ormai dare un segnale ai suoi lavoratori, proprio in virtù di una ripresa economica che ormai da mesi è divenuto un inequivocabile “cavallo di battaglia” delle nostre Istituzioni politiche.
Occorre dare voce ai lavoratori.
A noi il compito di saper ascoltare, ascoltare per valutare, proporre e, se occorre, imporre la nostra volontà nei tavoli “che contano”.
È notizia degli ultimi giorni di una corale proposta, con chiari e giustificati segni di protesta, pervenuta da più sedi territoriali, affinché tutti i lavoratori del MEF, proprio in quanto “figli di un’unica madre” percepiscano un’unica ed indifferenziata indennità di amministrazione, a prescindere dal Dipartimento in cui prestano la propria attività lavorativa.
Signori, questa non è utopia.
L’Organo politico deve rendersi conto che solo nel nostro Dicastero esiste questa diversificazione con diverse misure di indennità; ciò varrebbe forse a dire che nell’ambito del MEF esiste personale appartenente al “Ruolo A, Ruolo B o Ruolo C”?
Strano, eppure ci era parso di capire che dal 2010 esiste il Ruolo unico del MEF e che il potere politico doveva lavorare verso il progetto di unificazione delle indennità di tutti i dicasteri.
È vero anche che per il passato altre Organizzazioni sindacali hanno incentrato sull’unificazione delle indennità di amministrazione una vera e propria campagna di marketing, facendo credere ai lavoratori che la problematica era in corso di risoluzione, dimenticando forse che occorre un vero e proprio processo di attuazione per la realizzazione del progetto che, se dal lato puramente amministrativo si può concretizzare con un provvedimento esecutivo, dal lato economico esso va supportato con risorse economiche da individuare in nuove e maggiori spese a carico del bilancio dello Stato.
Ciò potrebbe essere un problema, un vero problema, dal momento che la moda degli ultimi tempi è quella di attingere unicamente dal FUA e, al riguardo, a nulla servirebbe rivendicare l’opposizione della UIL in tal senso…
Penso che arrivati a questo punto, potremmo anche tirare in ballo quelle “promesse da marinaio” che qualcuno è abituato a fare, ma nello spirito di fare fronte comune, ci asterremo dal farlo o a dilungarci sul punto.
Se da un lato abbiamo riassunto le problematiche strutturali del momento, dall’altro non intendiamo certo tirarci fuori dalla mischia, ma è chiara l’intenzione di fornire un adeguato supporto ai lavoratori, che a gran voce invocano un nostro risolutivo intervento.
Giunge notizia di una proposta da più sedi territoriali di convocare un incontro a Roma, tra una delegazione di dipendenti delle RTS e le OO.SS., per discutere delle problematiche inerenti le Ragionerie Territoriali, del rinnovo contrattuale e soprattutto del livellamento dell’Indennità di Amministrazione all’interno del MEF.
Questa ipotesi di confronto suscita nella UIL un interesse coinvolgente e stimolante e a cui intendiamo partecipare in prima persona, insieme ai lavoratori, anche perché sarà l’occasione per capire le priorità che questa o quella O.S. attribuiscono ai problemi dei dipendenti MEF, o, al contrario, se si fanno comunicati puramente nell’imminenza della campagna elettorale RSU del 2018.
Per questa serie di motivi accettiamo l’invito che ci giunge dal territorio, consapevoli che il percorso che ci attende non sarà né facile né agevole, ma attraverso un confronto chiaro, approfondito e costruttivo, condiviso con tutte le altre OO.SS., si può iniziare a tracciare un percorso con lo studio dei vari step da sottoporre sia all’Amministrazione che dell’Autorità politica per gli indispensabili interventi normativi da porre in essere.
La serietà, lealtà e coerenza che contraddistingue la UIL impone, tuttavia, di non dare ai lavoratori false speranze, promettendo una vittoria “a tavolino” nel confronto con l’Amministrazione. Quello che, invece, possiamo garantire con certezza è che saremo ad ogni passo al fianco dei lavoratori e faremo quanto nelle nostre prerogative per “portare a casa” il miglior risultato ottenibile.
La UIL è dell’avviso che la migliore pubblicità è lasciare che i fatti parlino da soli e per noi.
Ribadiamo che serve uno sforzo comune per fare fronte comune per affrontare e risolvere problematiche di carattere nazionale e generale, ed a questo siamo sempre stati disponibili, tanto più che ci si accinge a trattare argomentazioni che “scottano” parecchio, e su cui non si è mai registrata una gran volontà dell’Amministrazione di sedersi e confrontarsi al tavolo delle trattative, come l’unificazione delle indennità di amministrazione e la revisione degli organici del personale regionali o provinciali che siano (essi sono rimasti in perfetta staticità sebbene i continui pensionamenti e nuove e/o maggiori linee di attività).
La nostra unica regola, chiara e precisa sul confronto riguarda la possibilità di far parlare esclusivamente i lavoratori. A noi, invece, il compito di ascoltare, per poi dimostrare pubblicamente coerenza e credibilità con risposte trasparenti e senza troppi giri di parole.
Non facciamo promesse, ma mettiamo faccia e cuore nel nostro lavoro.
La nostra politica può essere riassunta in tre semplici parole: “costanza, concretezza e coerenza”.
Roma, 10 novembre 2017
Il Responsabile Nazionale RR.TT.S Il Coordinatore Generale
Raffaele CARFORA Andrea G. Bordini