CI RISIAMO...

Dalle sedi territoriali continuano a pervenire voci in merito al traffico di tessere sindacali, rigorosamente a costo zero, per chi le sottoscrive!

Crediamo nella razionalità ed intelligenza dei lavoratori, ma non ci si può tuttavia esimere dal sottolineare come gonfiare i numeri, unicamente per aumentare la rappresentanza a livello nazionale di talune Organizzazioni sindacali, non è un atteggiamento che ci appartiene!

Ma se i numeri rappresentano la principale ed indiscussa politica di queste Organizzazioni sindacali, appare spontaneo interrogarsi su quale priorità esse attribuiscono, invece, alla difesa dei lavoratori.

Quest’anno però c’è un aggravante: l’approssimarsi delle elezioni RSU.

A titolo esemplificativo, ma certamente non esaustivo, di seguito indichiamo alcuni “cavalli di battaglia” che stanno circolando in questi giorni nella oramai più che assodata “campagna acquisti” delle tessere sindacali e voti RSU:

  • aiuti in caso di chiusura delle sedi piccole nella scelta delle future destinazioni;
  • farsi carico delle spese di trasferta a Roma per un incontro con i responsabili di Noipa per discutere delle problematiche del sistema;
  • benefici in termini di risarcimento in merito ai mancati aumenti contrattuali a partire dal 2010;
  • trasferimenti interdipartimentali dalle RTS alle CTP per maggiori guadagni;
  • propaganda di livellamento dell’Indennità di Amministrazione nel MEF (senza dire qual è la fonte di bilancio dove reperire le risorse oppure indicando risorse non certe a cui non si può fare ricorso o addirittura utilizzo del FUA come se lo stesso non fosse già dei lavoratori).

Credeteci, potremmo continuare ancora nell’elencazione, ma il buon senso ci impone, a differenza di altri, di non scrivere ulteriori “bestialità”!!!  

Solo “fumo negli occhi”.

Siamo sicuri che il personale non si fa abbindolare da questi “mercanti di promesse”, convinti di approntare una campagna elettorale stile Achille Lauro, che ben ricorderete dava la scarpa sinistra prima del voto e quella destra dopo.

Il tutto appartiene alla consolidata politica con cui talune Organizzazioni sindacali in passato, strumentalizzando qualsiasi argomento dell’Ufficio e millantando interventi ed interessamenti vari nell’ambito dell’Amministrazione Centrale, ha costruito una percentuale di rappresentanza anche abbastanza elevata, soprattutto nell’ambito degli Uffici territoriali del MEF.

Domanda:         ma nel momento in cui non siete riusciti a portare a termine favorevolmente ciò che avete promesso, cosa avete detto ai lavoratori delusi?

Risposta: “Ci stiamo lavorando!!!”; “Devi avere pazienza!!!”; “Vedremo dopo le elezioni!!!”

Sono solo alcune delle locuzioni che abbiamo raccolto in giro per l’Italia da taluni lavoratori delusi dalle promesse da marinaio di alcune sigli sindacali!

E pensare che questi sono gli stessi che, con la loro firma sugli accordi FUA, hanno dato il via al “furto” perpetrato sui soldi di tutti noi lavoratori MEF, per indennizzare figure che dovrebbero servire alla sicurezza di tutti e remunerate dai fondi specifici di bilancio e non del personale.

In questo momento storico politico, con tutte le sue contraddizioni, i lavoratori pubblici non hanno bisogno di slogan pubblicitari che non portano da nessuna parte, o di inutili guerre di appartenenza che dividono il personale, indebolendo il potere contrattuale dei sindacati con l’Amministrazione e la Politica.

La UIL PA chiede ai lavoratori un atto di orgoglio e di fiducia nel sistema sindacale ed alle altre Organizzazioni sindacali un’unica cosa: la coerenza!

E’ vero, il personale non ha più stimoli di appartenenza e si sente sempre di più abbandonato e lontano dagli Uffici centrali. Parliamo, infatti, di un’Amministrazione che non vede più nei singoli lavoratori una preziosa risorsa nell’ambito dei procedimenti economico finanziari in cui sono coinvolti, e all’interno dei quali per decine di anni hanno profuso impegno e professionalità. Parliamo di un personale che non si è trincerato dietro la limitatezza delle risorse a disposizione, o dell’ormai inesistente processo di formazione che rappresenta sempre più un vero e proprio miraggio (basti pensare l’ultimo, per non dire l’unico, “pseudo” corso di formazione organizzato dall’Amministrazione nell’ambito delle progressioni economiche), ma che ha dato con dignità sempre il proprio contributo. Parliamo di una classe politica e dei grandi poteri amministrativi dell’Amministrazione che nelle continue campagne mediatiche denigratorie della categoria dei dipendenti pubblici, mai hanno dato l’impressione di schierarsi a loro favore, anzi per lunghi tratti sono da ritenersi compartecipi di questa propaganda.

Signori, con queste premesse non esistono “don Chisciotte che possono lottare contro i mulini a vento”; serve unitarietà d’intenti, mossa da un unico filo conduttore: la tutela dei lavoratori.

Il motto della UIL PA è e resterà sempre lo stesso: coerenza!

È proprio per la coerenza che alla mancata sottoscrizione di taluni accordi nazionali la UIL PA ha detto ai propri iscritti e simpatizzanti: “tranquilli, che il tempo ci darà ragione”; ovviamente parliamo dello scippo avvenuto al tavolo nazionale del FUA o la norma prima della sottoscrizione inerente al CUT.

Stiamo in questi giorni raccogliendo da varie sedi territoriali malcontenti in merito alla scarsità delle risorse a disposizione, da utilizzare peraltro anche per la retribuzione di alcune particolari attività istituzionali (informazioni dirette al pubblico).

In tempi non sospetti, al tavolo nazionale, abbiamo ribadito con forza all’Amministrazione centrale che talune attività sono da ritenere caratterizzanti per la qualificazione degli impiegati che le svolgono e che le stesse, proprio perché svolte nell’interesse dell’Amministrazione, vanno, pertanto, retribuite con risorse nazionali e non sottraendole al Fondo di Amministrazione, che anno dopo anno presenta una sempre più risicata disponibilità.

Potremmo dire “avevamo ragione”, ma proprio perché crediamo nei nostri ideali di lealtà e dignità, non lo facciamo ed avremmo preferito in questo caso avere torto. La verità, infatti, è un’altra: abbiamo perso tutti!!! Ha vinto solo l’Amministrazione!!!

È vero, potevamo sfruttare questo slogan per fare qualche tessera in più, ma non meravigliatevi: non lo faremo!

Lasciamo perdere la campagna elettorale, è ormai il momento di lottare e ridare dignità a tutti i lavoratori, politica ultradecennale della UIL.

A dimostrazione dei nostri valori (trasparenza - correttezza - lealtà - coerenza) raccogliamo la proposta fatta da alcuni colleghi delle sedi territoriali che si sentono promettere la "qualunquemente" da ogni O.S. che si presenta in assemblea.

Cioè quella di un'assemblea nazionale convocata da tutte le OO.SS. nazionali a Roma in cui si tracciano i punti di rivendicazione di tutto il personale da  portare all'autorità politica con riferimenti anche normativi su cui reperire le risorse.

Sicuramente ci sarà qualcuno che farà lo scatto in avanti e proporrà di fare da solo l'assemblea, di furbetti ce ne sono tanti.

La UIL sarà presente ma chi ha le gambe corte non accetterà questa proposta perchè non potrà raccontare le proprie favolette, poichè di queste storielle i lavoratori sono stufi e vogliono concretezza.

“Chi non riesce ad accettare una sconfitta non riuscirà mai a vincere”

Lo diceva Winston Churchill, lo ribadisce con forza la UIL.

Roma, 31 ottobre 2017

Il Responsabile Nazionale RR.TT.S                  Il Gruppo di lavoro RR.TT.S

Raffaele CARFORA

       

                                                                                                         

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