Apprendiamo dagli organi di stampa che “Il Gruppo Orizzonte ha acquistato il Centro Meccanografico di viale Nervi (rotonda via Milano) per 3,8 milioni di euro”. La notizia è pubblicata oggi dal Messaggero: “Il Fondo Beta, fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso, gestito da DeA Capital Real Estate SGR ha perfezionato la cessione del complesso immobiliare composto da cinque corpi di fabbrica, a prevalente destinazione d’uso uffici che è stato venduto al prezzo di 3.800.000 euro.
Il prezzo di cessione risulta essere inferiore del 44,5% rispetto al valore iscritto nell’ultima relazione semestrale del Fondo al 30 giugno 2017 pari a 6.849.000 euro. Il mercato ha fortemente penalizzato questo complesso immobiliare per via dell’incertezza sul conduttore che occupa il complesso di viale Nervi senza titolo da oltre 15 anni.
L’immobile è l’attuale sede pontina della Ragioneria Generale dello Stato. Il Messaggero indica come acquirente “la Unifin spa, società con sede legale a Terracina, ovvero il Gruppo Orizzonte che potrebbe chiedere un cambio di destinazione d’uso per trasformare la sede in un centro commerciale in posizione strategica, proprio vicino allo svincolo della Pontina e non lontano dal centro direzionale dove sorgono altri centri commerciali”.
Quello che più si evidenzia è non solo la svendita dell’immobile, in precedenza già venduto dall’Amministrazione per circa 5 miliardi delle vecchie lire per poi, subito dopo la cessione, pagare un affitto che man mano ha raggiunto l’importo di circa un milione euro annui.
Che dire? Considerato che si asserisce sempre di essere in spending review non capiamo come si concilino la svendita dell’immobile a prezzo inferiore a quello di mercato con la revisione della spesa, che guarda caso riguarda sempre e solo il personale.
Appare oltremodo ovvio che il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha saputo ottimizzare le sue risorse: facendo un calcolo approssimativo possiamo parlare di un guadagno, da parte del Fondo, di circa 15 milioni di euro netti.
Già alcuni anni fa, l’immobile era stato messo in vendita, ma la cifra di vendita era stata stimata in 50 milioni di euro.
Perdonateci, se diamo i numeri ma...basta poco per capire che la nostra Amministrazione ha fatto un pessimo affare.
Ma non è tanto il problema della vendita/svendita al Gruppo Orizzonti che poco ci riguarda (un proprietario vale l’altro), quello che più ci indigna è la svendita della salute e della sicurezza del personale.
Da mesi l’Amministrazione è stata sollecitata ad attivarsi per ripristinare le condizioni minime di igiene e salute anche adeguando i locali igienici a lavori di adeguamento, ma le risposte si sono limitate ad un ‘laconico’ “Abbiamo scritto alla Proprietà”. Certamente i precedenti proprietari non avevano nessun interesse ad investire denaro, e così i dipendenti si ritrovano in una condizione di mancanza dei requisiti minimi per quanto riguarda l’igiene e la sicurezza: presenza di topi, zanzare, blatte, senza trascurare il grave disagio che riguarda il microclima all’interno dello stabile.
La struttura, costruita circa 40 anni fa, sembrerebbe non aver mai avuto dagli uffici competenti del Comune di Latina il certificato di agibilità. I motivi quale sono?
I materiali usati per la costruzione sono dannosi alla salute dei dipendenti e sembrerebbe che alcuni decessi, così come altre patologie in essere al personale, siano riconducibili alla presenza di amianto.
Indubbiamente aver appreso della vendita dell’immobile che ospita i colleghi di questo Dicastero solo dagli Organi di stampa non ci meraviglia, considerata la superficialità con cui sono state gestite la chiusura di alcune sedi.
Chiediamo comunque all’Amministrazione di attivarsi presso la nuova proprietà per chiedere che lo stabile risponda ai requisiti di salute e sicurezza per garantire l’incolumità dei lavoratori.
Il Vice Coordinatore Il Responsabile GAU Il RLS
Pantalea Anzalone Claudio Zappalà Giuseppe Ruscio
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